C’è ancora qualche possibilità per avere nel mese di marzo l’accredito del Bonus 150 euro. Ne sanno qualcosa i lavoratori agricoli e soggetti in NASpI che nel mese di febbraio hanno visto accreditarsi il Bonus emergenza introdotto dal Decreto Aiuti del Governo Draghi.
Il sostegno, destinato a una pluralità di categorie di lavoratori, tra cui i percettori della Disoccupazione Agricola e della NASpI, arriva con un ritardo di circa un 1 anno e mezzo.
Vediamo esattamente a chi spetta e chi può aspettarselo a marzo.
Da qualche mese Inps sta procedendo alla liquidazione del Bonus 150 euro a coloro che, in presenza dei requisiti, non l’hanno ricevuto nel corso del 2022 o del 2023.
Il contributo, finalizzato a ristorare famiglie e lavoratori per il rialzo dei prezzi, era stato introdotto dal Decreto Aiuti ter. Uno degli ultimi atti del Governo Draghi.
Un principio stabilito dalla normativa è quello della non repetibilità nel nucleo familiare dell’indennità, erogata “una tantum”, cioè una sola volta. In altri termini chi la prende a titolo di titolare di pensione, non potrà vedere una nuova erogazione a favore – ad esempio – della moglie che gode della NASpI, DIS-COLL o dell’Indennità di Disoccupazione Agricola.
E proprio questi ultimi, i titolari NASpI e gli operai agricoli percettori della Disoccupazione Agricola nel corso del 2022, sono i beneficiari che – rimasti indietro – stanno ricevendo il Bonus da Inps in queste settimane.
A febbraio 2024 (con un anno di ritardo) si sono visti diversi pagamenti, come dimostrano queste foto:
A marzo è quindi possibile una replica, a favore dei braccianti agricoli e percettori NASpI che evidentemente non hanno avuto alcuna disposizione di pagamento fino a febbraio 2024. Gli accrediti, proprio come avvenuto nel mese di febbraio, potrebbero arrivare dopo il 20 di marzo. C’è dunque attesa tra chi ancora non ha visto il Bonus, per cosa potrà accadere la prossima settimana.