NASpI marzo, le Banche: ritardi non imputabili a noi [LA NOTA]

Per i ritardi nelle erogazioni delle NASpI di marzo nessun responsabilità può essere imputata alle Banche o Poste.

Arriva direttamente alla Redazione di TuttoLavoro24.it la puntualizzazione sugli ultimi avvenimenti che hanno visto i percettori dell’indennità di disoccupazione sfuggirsi dalle mani il pagamento di competenza febbraio. Programmato inizialmente per i giorni 7-8 marzo, i soldi non sono materialmente entrati nella disponibilità dei lavoratori disoccupati. Coinvolti oltre 80.000 percettori, si apprende da Inps che parla di ”anomalie”.

I ritardi che si stanno via via risolvendo in queste ore, attraverso un intervento straordinario di Inps, che aveva escluso ogni responsabilità.

Ritardi non imputabili agli Istituti di Credito: la Cassa di Ravenna puntualizza

Una puntualizzazione dello stesso tenore arriva dalla Cassa di Ravenna, storico istituto bancario romagnolo, che in una nota scrive di aver fatto tutto quanto nelle proprie competenze per far fluire positivamente le disposizioni di pagamento.

“La Cassa di Ravenna non è responsabile dei ritardi nei pagamenti della NASpI di marzo, competenza di febbraio, regolamento nelle giornate del 7 e 8 marzo 2024, come erroneamente riportato dal vostro sito nelle ultime ore. 

La stessa Inps, citata come fonte che attribuirebbe la responsabilità agli istituti di credito, ha infatti diffuso una nota in cui precisa che la responsabilità non è dell’Inps ma cita gli istituti di credito coinvolti a cui non attribuisce responsabilità.

Inps precisa inoltre che la tematica è altamente attenzionata a livello centrale e sono in corso azioni straordinarie, che sono indipendenti ed estranee agli istituti di credito, per consentire la riproposizione dei pagamenti nel più breve tempo possibile. 

La Cassa di Ravenna Spa – conclude la nota – , da sempre vicina alle famiglie ed ai lavoratori, ripropone con forza il proprio impegno nel rispetto dei diritti e delle garanzie di tutti i clienti e cittadini e respinge con forza qualsiasi accusa di ritardi imputabili a proprie responsabilità”.