Certificazione Informatica per Personale ATA: in arrivo la Direttiva in vista della Graduatorie

Cambiano i requisiti di accesso alle graduatorie ATA terza fascia. A partire dal prossimo anno, secondo quanto prevede il CCNL 2019/21 sottoscritto il 18 gennaio scorso servirà la certificazione internazionale di alfabetizzazione. Si tratta di una certificazione primo livello, quindi ICDL ed Eipass.

Senza questa non sarà possibile né entrare né aggiornare la propria posizione all’interno delle graduatorie, prevista tra maggio e giugno.

Al momento la Certificazione non è ottenibile perchè prima di averla occorre che gli enti certificatori si accreditino presso l’ente di accreditamento nazionale Accredia. Secondo quanto si apprende dal sindacato Flc-Cgil sono in arrivo novità proprio dal fronte di questo ente.

Requisiti di Certificazione

Il titolo attesterà il possesso di competenze intermedie nell’utilizzo degli strumenti dell’ICT, nei casi di:

  • Operatori scolastici;
  • Assistenti;
  • Funzionari.

Esclusi i collaboratori scolastici. Per ottenerla occorre superare un test finale relativo all’acquisizione delle competenze informatiche richieste, tra le quali: conoscenza dei sistemi operativi, di word processor, di fogli elettronici, di gestione della posta elettronica.

Per essere valida la certificazione deve essere registrata presso Accredia. Inoltre dovrà essere in corso di validità nel momento in cui ci si iscrive in graduatoria. E’ fatta salva la possibilità di iscriversi con riserva” di conseguire l’attestazione. Lo ha previsto il recente Decreto Milleproroghe.

Cosa manca per ottenere la Certificazione

Novità sulla procedura di accreditamento sono arrivate proprio nei giorni scorsi durante un incontro tra Ministero dell’Istruzione – Sindacati. La formazione dei requisiti del personale ATA è quindi un tema caldo in Viale Trastevere.

Secondo quanto si apprende da fonti Flc-Cgil sarebbe stata avviata l’interlocuzione con Accredia l’ente nazionale che cura le certificazioni informatiche per conto del Governo. Si attende ora la “rapida definzione delle procedure” che “debbono essere le più semplificate possibili per rendere operative le clausole contrattuali a beneficio degli interessati”.

Il sindacato di Via Leopoldo Serra ha chiesto al Ministero di prestare la massima attenzione su tre temi in particolare:

  1. i contenuti dei tre livelli di certificazione ai quali occorre fare riferimento;
  2. il livello minimo che occorre determinare per il personale ATA;
  3. le modalità da seguire da parte degli enti certificatori per il rilascio della certificazione anche per la definizione del costo a carico degli interessati.