Mentre si attende la riapertura delle GPS c’è molta attenzione sul tema della riforma delle classi di concorso, per cui il decreto dovrebbe arrivare a breve. Anche se era previsto per la fine del 2023 non dovrebbe mancare molto: il CUN – Consiglio Universitario Nazionale – ha infatti espresso parere favorevole.
La riforma delle classi di concorso prevede due novità principali: l’accorpamento di alcune classi di concorso e semplificazioni.
Accorpamento
Gli accorpamenti seguiranno il seguente schema:
- A-01 e A-17: fusione di Arte e Disegno con Storia dell’arte;
- A-12 e A-22: unione delle Discipline letterarie con Italiano, Storia e Geografia;
- A-24 e A-25: integrazione delle Lingue e culture straniere con l’Inglese o seconda lingua comunitaria;
- A-29 e A-30: aggregazione di Musica nei diversi gradi di istruzione secondaria;
- A-48 e A-49: combinazione delle Scienze motorie e sportive.
Semplificazioni
Queste, invece, le semplificazioni:
- per A01, A037 e A054 viene riconosciuta come titolo di accesso la laurea specialistica 54/S;
- per A012 vengono ripristinati gli esami di filologia, didattica e grammatica latina;
- per A023 si vuole riconoscere il titolo rilasciato da qualunque Ateneo e la laurea in scienze della formazione primaria (LM-85 bis) come titolo di accesso se accompagnata dalla specifica abilitazione per Italiano L-2 e da tre anni di insegnamento nei percorsi di alfabetizzazione per adulti stranieri;
- per A028 vengono abbassati i CFU necessari per l’accesso;
- per A061 viene abolita la valutazione dei titoli professionali;
- per la conversazione in lingua straniera è stata riconosciuta la validità di diplomi ottenuti sia in scuole straniere che in Italia, considerando valido ai fini del reclutamento ogni titolo rilasciato da atenei.