ISEE 2024: come abbassarlo dal 1° aprile

Dal 1° aprile 2024 è possibile trasmettere l’ISEE corrente per coloro che hanno subito variazioni patrimoniali rispetto all’ISEE ordinario 2024.

Che cos’è l’ISEE corrente e perché conviene farlo?

ISEE corrente 2024: che cos’è?

L’ISEE corrente è un documento che attesta la situazione reddituale e patrimoniale più recente del nucleo familiare, a differenza dell’ISEE ordinario 2024 che tien conto invece della situazione del 2022.

Con l’ISEE corrente viene data la possibilità di calcolare la situazione economica del nucleo familiare basata sui redditi degli ultimi 12 mesi o degli ultimi 2 mesi in caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa o l’interruzione dei trattamenti.

A partire dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2024, dunque, si potrà aggiornare l’ISEE se la variazione subita è di tipo patrimoniale.

L’aggiornamento per la parte patrimoniale è ammessa solo se la variazione è superiore al 20% rispetto a quella risultante dall’ISEE 2024.

Variazione reddituale e patrimoniale

L’apertura della finestra del 1° aprile 2024 non è l’unica, tenuto conto che dal  1° gennaio 2023 al 31 marzo 2024 l’aggiornamento era ammesso solo per le variazioni reddituali superiori al 25%.

Riassumendo dal 1° aprile 2024 si potrà aggiornare l’ISEE per le seguenti variazioni:

  • variazione patrimoniale superiore al 20%;
  • variazioni reddituale superiore al 25%;
  • per entrambe le variazioni.

L’ISEE corrente 2024 risulta vantaggioso per i casi sopra descritti, in quanto consente al nucleo familiare di non vedersi escluso dai Bonus, trattamenti assistenziali e agevolazioni nelle tariffe in caso di un valore ISEE superiore a quello stabilito.

Documenti necessari

Vediamo quali documenti occorrono per poter richiedere l’ISEE corrente:

  • prima di tutto occorre esser in possesso di un ISEE ordinario 2024;
  • nel vaso di variazione del patrimonio mobiliare e immobiliare va presentata la documentazione del patrimonio posseduto al 31 dicembre 2023, mentre per i conti correnti è necessario dichiarare il saldo e la giacenza media sempre dell’anno precedente;

Nel caso di variazioni reddituali:

  • documento attestate la variazione della condizione lavorativa: cessione P.IVA, lettera di licenziamento/dimissioni…documento che attesta la riduzione dell’orario di lavoro da full time a part-time;
  • documentazione che attestai il reddito percepito nei 12 mesi precedenti alla presentazione dell’ISEE corrente (buste paga, certificazione lavoro autonomo) compresi i trattamenti assistenziali previdenziali e indennitari a qualunque titolo, percepiti da amministrazioni pubbliche, incluse le carte di debito assistenziali come l’Assegno Unico per i figli, RdC, SFL, AdI..