I bonifici dell’INPS potrebbero tardare un po’ ad arrivare nei giorni intorno a Pasqua. Le festività pasquali, infatti, potrebbero causare qualche ritardo negli accrediti provenienti dall’Istituto Previdenziale (ma non solo).
Ogni anno, i giorni di chiusura interbancaria provocano un rallentamento nelle emissioni bancarie. Vediamo quali sono e cosa fare.
A fornire una spiegazione dettagliata di quali e quanti siano in un anno i giorni di chiusura interbancaria ci pensa Qonto, che stila proprio un calendario.
Come scrive Qonto, i giorni di chiusura interbancaria sono dei giorni particolari, che hanno un impatto diretto sulle operazioni bancarie e che allungano i tempi di esecuzione dei bonifici.
In linea di massima corrispondono ai giorni festivi, ossia a quelli segnati in rosso sul calendario, anche se non è sempre vero. In alcuni casi, inoltre, anche a quelli immediatamente precedenti.
Secondo quanto riportato da Qonto e sulla base delle informazioni provenienti dalle autorità bancarie, nel 2024, oltre a lunedì 1° aprile, giorno in cui si celebra la Pasquetta, anche venerdì 29 marzo sarà giorno di chiusura interbancaria: si tratta del venerdì che precede la Pasqua, ma non è un giorno festivo.
Anche Natale, Santo Stefano, il 1° maggio e Capodanno sono giorni di chiusura interbancaria. Non lo sono, invece, Ferragosto e il 1° novembre.
Che succede ai pagamenti dell’INPS nei giorni di chiusura interbancaria? Nulla di che, non vanno persi, semplicemente si dilatano i tempi.
I bonifici ordinari creati venerdì 29 marzo e lunedì 1° aprile, infatti, saranno programmati ed eseguiti il giorno lavorativo successivo. Quindi, in entrambi i casi, martedì 2 aprile. Pensioni, Assegno Unico, ma anche qualsiasi tipo di indennità, bonus, contributo ecc. proveniente dall’Istituto Previdenziale slitteranno quindi a dopo Pasqua.