Per i contratti collettivi nazionali di lavoro del Settore Tessile Abbigliamento industria e piccola-media industria i sindacati chiedono 270 euro di aumenti salariale.
Lo prevedono le due diverse piattaforme rivendicative per il rinnovo dei 2 ccnl in scadenza il 31 marzo 2024. Si tratta in particolare dei CCNL dell’Industria sottoscritto da SMI Confindustria (Sistema Moda Italia) e del CCNL Uniontessile-Confapi con i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.
Diversa la situazione per il CCNL Artigiani, che sarà analizzata più in avanti.
La prima piattaforma approvata in ordine di tempo è quella per il rinnovo CCNL Industria Tessile Abbigliamento che i sindacati sottoscrivono con SMI, presentata alcuni giorni fa a Bologna durante un evento a cui hanno presieduto i delegati dei lavoratori. Nel settore se ne contano circa 372.600.
Alle rappresentanze delle Aziende si richiede il rinnovo economico e normativo del CCNL per 3 anni, dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027.
Le richieste riguardano siano l’adeguamento dei minimi retributivi sia il miglioramento dei diritti contrattuali.
La richiesta economica consta di 4 aspetti:
Per il rinnovo del CCNL Tessile Abbigliamento che si applica alle piccole medie imprese sottoscritto da Uniontessile Confapi sono state avanzate dai sindacati richieste similari, racchiuse in una specifica piattaforma.
Per gli oltre 52.000 lavoratori dei settori i sindacati richiedono:
Anche qui viene richiesto un aumento della contribuzione al Fondo di Previdenza Integrativa FONDAPI a carico delle aziende, a beneficio di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori iscritti.
Mentre per l’Industria il confronto Imprese-Sindacati sta per partire, nel comparto artigiano le organizzazioni Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI e i sindacati di settore hanno aperto il negoziato nel corso del 2023. Il CCNL è infatti scaduto il 31 dicembre 2022 e comprende anche i settore della Chimica-Ceramica.
Secondo quanto si apprende dai sindacati il negoziato potrebbe avere una svolta proprio in primavera. La richiesta sindacale per l’adeguamento economico e il recupero del potere di acquisto per i lavoratori artigiani è pari a 206 euro al 3° Livello.