Se i lavoratori della grande distribuzione attendono il rinnovo del CCNL sottoscritto con Federdistribuzione e alla vigilia di Pasqua hanno proclamato uno sciopero presso i negozi più “significativi” come IKEA, Tecnomat, Carrefour, Coin, Esselunga, ecc., possono gioire i 60.000 lavoratori della Distribuzione Cooperativa.
Per loro il rinnovo è arrivato, distanza di oltre 4 anni, con l’accordo sottoscritto il 29 marzo scorso (scarica qui il PDF).
Il rinnovo è arrivato al termine di una lunga trattativa no-stop tra associazioni cooperative Ancc-Coop, Confcooperative consumo e utenza, Agci Agrital Settore Consumo e i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs. E si aggiunge ai 2 accordi nazionali già siglato il 22 marzo scorso con Confcommercio e Confesercenti che si applica ad una più vasta platea di lavoratori. Circa 3 milioni.
Anche per i dipendenti della Distribuzione Cooperativa ci sarà un aumento di 240 euro al 4° livello, con incrementi graduali che entreranno a regime entro la vigenza e comunque entro il 31 marzo 2027. Data di scadenza del nuovo CCNL.
L’accordo di rinnovo si aggiunge all’Accordo Ponte siglato il 12 dicembre 2022 che ha previsto l’erogazione di un Acconto di 30 euro al 4° livello, da riparametrarsi per gli altri livelli e un importo a titolo di Una tantum. 30 euro in erogazione da aprile 2023 che ora entreranno a far parte dei minimi.
Secondo quanto riporta una nota sindacale l’incremento salariale tabellare di 240 euro comporta, attraverso l’erogazione in singole tranche, “una massa salariale complessiva di 7.190 euro nell’arco della vigenza contrattuale“.
Questa la sequenza con cui saranno pagate in busta paga le tranche mensili:
A copertura del lungo periodo di vacanza contrattuale ai lavoratori sarà erogato un importo Una tantum in due rate secche, non mensili.
Gli importi sono differenziati in base ai livelli di inquadramento, per il 4° livello di riferimento saranno erogati 350 euro divisi in due tranche di 200 e 150 euro con i cedolini paga di aprile 2024 e aprile 2025.
Viene anche elevata a 155 euro l’indennità annua della clausola elastica del part-time. L’importo finora vigente era di 120 euro.
Sul fronte del welfare contrattuale viene aumentata di 36 euro l’anno, per lavoratore, il contributo di versamento al Fondo di Assistenza Sanitaria integrativa di settore.