Oggi 5 aprile INPS è alle prese con le lavorazioni della NASpI, dell’Assegno Unico e della disoccupazione agricola. Tutte e tre le prestazioni verranno liquidate più in là, ma intanto l’Istituto Previdenziale si è messo all’opera.
Continuano a uscire date di accredito della NASpI. In queste ore, infatti, INPS è alle prese con le disposizioni di pagamento dell’indennità di disoccupazione relativa al mese di marzo (la NASpI fa sempre riferimento al mese precedente).
Una buona parte dei beneficiari conosce già la data di accredito: le lavorazioni infatti sono in corso già da qualche giorno. Altri, invece, stanno ancora aspettando che INPS lavori la pratica.
Differenze nelle tempistiche della presa in carico delle domande sono da attribuire alle singole sedi INPS sparse sul territorio: sono queste, infatti, a occuparsi dei pagamenti della NASpI e non la sede centrale. Ogni struttura adotta delle tempistiche diverse, pertanto gli accrediti possono arrivare in giorni diversi a seconda della zona di riferimento.
Si smuove qualcosa anche sul fronte disoccupazione agricola, l’indennità di disoccupazione che spetta a chi ha lavorato in agricoltura nel biennio precedente.
Da qualche ora, infatti, le domande inviate a INPS risultano “in liquidazione”. Attenzione però, perché riceveranno il pagamento effettivo solo quei braccianti il cui nome compare negli Elenchi Provinciali degli Operai Agricoli, Compartecipanti familiari e dei piccoli coltivatori diretti.
Gli elenchi sono stati pubblicati da INPS lo scorso 31 marzo e rimarranno consultabili fino al 15 aprile. Per farlo, basta collegarsi a questo link e inserire la propria provincia e il proprio comune di residenza.
In questi primi giorni di aprile, infine, INPS potrebbe dedicarsi all’accredito degli arretrati dell’Assegno Unico per i figli a carico. I pagamenti di aprile partiranno non prima del 17, per questo motivo l’Istituto Previdenziale potrebbe approfittare di questi giorni di pausa per mettersi in pari coi pagamenti non liquidati a tempo debito.
Eventualmente, la data di accredito comparirà sui Fascicoli Previdenziali o sull’app INPS e il bonifico arriverà sull’IBAN indicato in fase di domanda. Anche chi percepisce l’Assegno di inclusione, infatti, non riceve l’Assegno Unico sulla carta di inclusione, a differenza di quanto accadeva prima con il Reddito di Cittadinanza.
Per ricevere l’Assegno Unico basta avere almeno un figlio a carico fino a 21 anni (o senza limiti d’età se disabile) e presentarne domanda all’INPS. L’ISEE serve per capire qual è l’importo mensile al quale si ha diritto, ma non c’è una soglia che limita l’accesso alla prestazione.