Salario minimo, mentre il Governo lo ostacola in tutti i modi, i Comuni si attrezzano da soli per garantire una retribuzione minima di legge.
La scelta intrapresa dal Comune di Firenze e da quello di Livorno di pagare almeno 9 euro l’ora chi lavorerà in tutti gli appalti e le concessioni comunali si sta espandendo a macchia d’olio e anche altri Comuni sembrano intenzionati a seguire la stessa scia.
Lo scorso 19 marzo il sindaco di Firenze uscente Dario Nardella ha annunciato che tutti gli operai a lavoro negli appalti del comune avrebbero guadagnato non meno di 9 euro l’ora, sulla scia di quanto già fatto a Livorno a fine 2023.
L’iniziativa ha fatto non poco rumore e ha trovato d’accordo anche altri sindaci. E così, seguendo l’esempio di quanto fatto nei capoluoghi toscani, anche il Comune di Bacoli, in provincia di Napoli, ha annunciato un provvedimento sul salario minimo.
Il primo cittadino Josi Gerardo Della Ragione ha affidato ai social il suo entusiasmo, in un post pubblicato lo scorso 4 aprile:
“È una svolta epocale! Abbiamo approvato la delibera che introduce il salario minimo a Bacoli, in tutti gli appalti e le concessioni comunali. Chi lavorerà per il Comune, o chi si aggiudicherà una concessione demaniale o comunale, dovrà assicurare che nessun lavoratore dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora. Così difendiamo i bagnini, i barman, gli operai e i lavoratori sottopagati.“
Sarà l’amministrazione comunale, continua il sindaco, a dover verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo di 9 euro l’ora. Un trattamento che lo stesso Della Regione definisce “una misura di dignità”.
Ma il Comune di Bacoli non è l’unico della Campania a seguire le orme di quanto fatto dalle amministrazioni di Firenze e Livorno. Anche a Pellezzano, nella provincia di Salerno, la Giunta Comunale ha approvato all’unanimità una delibera che tutela la retribuzione minima salariale.
«L’indirizzo posto alla base di quest’atto deliberativo – ha spiegato il sindaco Francesco Morra a Salerno Today – è quello di seguire le indicazioni dettate dal Consiglio dell’Unione Europea che ha dato il via libera definitivo alla direttiva che introduce un minimo salariale adeguato nei Paesi UE per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e rafforzare i CCNL».
Nell’approvazione del provvedimento dell’Esecutivo n. 34 del 21 marzo 2024 rubricato “Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti del Comune di Pellezzano”, il Comune si impegna affinché a tutti i lavoratori degli appalti pubblici e delle concessioni pubbliche sia garantita la retribuzione stabilita dal CCNL di settore maggiormente rappresentativo. Non solo. L’amministrazione vigilerà anche che tale retribuzione non scenda al di sotto dei 9 euro l’ora.