Dirigenti Scolastici, proclamato lo stato di agitazione in tutta Italia: ecco cosa succede ora

L’ufficialità arriva direttamente da Flc-Cgil, il sindacato più rappresentativo nel comparto scolastico: parte lo stato di agitazione per dirigenti scolastici. Al centro dell’iniziativa una serie di rivendicazioni nei confronti del Ministero dell’Istruzione tra cui alcune che riguardano in particolare l’attuazione del PNRR nelle scuole.

PNRR e la Scuola

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR prevede una serie di investimenti di fondi europei ripartiti in sei missioni, tra cui solo 30,88 miliardi destinati al comparto Istruzione e ricerca.

La sua attuazione in Italia sta avvenendo molto lentamente, fino al punto che il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato che chiederrà di posticipare la sua completa attuazione oltre il 2026.

L’iniziativa di Flc-Cgil nelle scuole italiane

Lo stato di agitazione del personale dirigente, tra cui collaboratori, delegati e coadiutori del dirigente scolastico, comporta che sul territorio potrebbero essere avviate una serie di azioni sindacali come ad esempio la proclamazione di assemblee o altre iniziative sindacali. Non sembra vi siano all’orizzonte azioni che vadano a ridurre i servizi scolastatici per l’utenza.

Nella stessa, secondo quanto si apprende da Flc-Cgil, che in questa attività sembra essere – per ora – isolata, sono state enunciate tutte le rivendicazioni alla base della mobilitazione.

Ne vanno sottolineate in particolare otto:

  • la revisione della tempistica delle azioni relative agli investimenti del PNRR Missione 4, l’adeguamento del supporto alle scuole da parte del MIM e dell’Unità di Missione e la garanzia della continuità del personale ATA impegnato nelle attività del PNRR;
  • la ripresa a pieno ritmo e con regolarità del processo di semplificazione secondo il calendario stilato ad aprile del 2023 risultato finora nei suoi tratti essenziali disatteso;
  • la disattivazione dell’applicativo “Passweb” e la previsione di una data certa per la sua cancellazione dagli oneri scolastici;
  • la soluzione delle problematiche relative alle rivalse INPS nei confronti delle scuole per i ritardi nelle procedure relative alle cessazioni dei rapporti di lavoro;
  • l’avvio del confronto per la definizione dei criteri di assegnazione degli incarichi dirigenziali a seguito dei dimensionamenti scolastici;
  • l’avvio del confronto sui criteri relativi alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici;
  • l’interruzione dei processi di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che compromettono l’efficacia della programmazione didattica e della gestione amministrativa;
  • l’informativa sulle procedure di reclutamento del personale dirigente.

L’iniziativa è stato formalizzata con una lettera inviata al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Istruzione. Il sindacato attende, a questo punto, l’apertura di un tavolo di confronto per trovare le soluzioni alle criticità rappresentate.