Il Bonus Mamma porterà nelle tasche delle lavoratrici della pubblica amministrazione un arretrato fino a 1.000 euro.
L’appuntamento è per il cedolino ordinario di maggio, quando finalmente le mamme lavoratrici che hanno le paghe gestite da NoiPA riceveranno quanto le spetta.
E’ stato il messaggio NoiPA-MEF n. 35/2024 ad annunciare che il Bonus Mamma sarà liquidato in occasione della mensilità stipendiale di maggio. A conferma di quanto già anticipato da TuttoLavoro24.it in questo articolo.
Il bonus consiste in un esonero contributivo del 100% sulla quota dei contributi a carico della lavoratrice, fino ad un massimo di 250 euro mensili (3.000 euro annui). La quota massima di 250 euro sarà ovviamente per coloro che hanno una retribuzione imponibile più alta, pari ad almeno 2.842 euro. Al di sotto di tale cifra si prendono importi inferiori di 250 euro. Tutti questi importi sono al lordo delle ritenute fiscali.
L’esonero contributivo si applica alle madri lavoratrici di 3 figli fino al compimento dei 18 anni di vita del più piccolo, per tre anni a partire dal 2024. E solo per il 2024 si applica anche alle madri di 2 figli fino al compimento del decimo anno di età del secondogenito.
Per le lavoratrici della scuola la domanda scadeva l’8 aprile scorso.
Il Bonus decorre dal 1° gennaio 2024 e non avendolo mai applica, sul Cedolino NoiPA caricherà anche le mensilità pregresse: gennaio, febbraio, marzo e aprile. Ben quattro mesi che faranno arrivare gli Arretrati del Bonus anche a 1.000 euro, per chi ha una retribuzione imponibile pari e superiore a 2.842 euro.
Occorre anche sapere che chi percepisce il Bonus Mamma non avrà diritto al Bonus Meloni che deve intedersi assorbito.