Nel settore privato il bonus mamma viene corrisposto già dal mese di febbraio ma ci vengono segnalate situazioni paradossali.
Gli stipendi, malgrado la decontribuzione, invece di salire rimangono invariati. E di fatto, sono più bassi rispetto alle attese.
Se i dipendenti pubblici piangono perché il bonus mamma non è stato ancora applicato, i dipendenti privati si sono trovati di fronte ad una amara sorpresa.
Nel cedolino di gennaio che abbiamo riportato sopra abbiamo evidenziato questi dati:
Rispetto ai comparti pubblici – dove le trattenute iniziano a marzo – nel privato le ritenute sulle addizionali iniziano già dal mese di gennaio.
Dal mese di febbraio (nella foto riportiamo il cedolino di marzo 2024) viene erogata la decontribuzione per le lavoratrici madri ma il netto percepito, anziché aumentare, diminuisce.
Quali meccanismi innesca il bonus mamma?
Dal cedolino di marzo possiamo individuare queste variazioni:
Che cosa è successo?
L’imponibile fiscale è salito dai 25.274 euro presunti di gennaio ai 28.376 euro del mese di febbraio e marzo.
Il bonus mamma può essere concesso, infatti, fino ad un massimo di 3.000 euro annui.
Con l’aumento dell’imponibile fiscale, il datore di lavoro privato ha diminuito di 100 euro mensili le detrazioni d’imposta e le ha spostate sull’irpef.
L’effetto della decontribuzione, in questo caso, è stato completamente annullato.
Il bonus mamma doveva essere una risposta all’inverno demografico. Dobbiamo tuttavia constatare che l’effetto è stato negativo e va a peggiorare lo status delle famiglie italiane.
Gli stipendi diminuiscono ma, aumentando l’imponibile fiscale, tra un paio di anni gli effetti saranno negativi sull’ISEE dei nuclei familiari che saranno aumentati e, nello stesso tempo l’assegno unico potrebbe diminuire se non verranno prese misure a tutela dei nuclei familiari.
Una misura alternativa al bonus mamma potrebbe essere il riconoscimento di ulteriori detrazioni d’imposta che andrebbero ad aggiungersi all’assegno unico.
Le detrazioni d’imposta sono una misura neutra che non influisce sul reddito, non va ad aumentare l’isee e, nello stesso tempo, ha l’effetto di aumentare il reddito senza innescare gli effetti del fiscal drag.