Docenti e ATA, oltre 1.000 euro dal Fondo Espero: ecco come

Molte sono le proteste che sono arrivate alla redazione di TuttoLavoro24.it da parte soprattutto di insegnanti che lamentano che il proprio TFR potrebbe essere divorato dai mercati finanziari in caso di cattivi investimenti da parte dei fondi.

Abbiamo quindi fatto una ricerca per vedere se, nel lungo periodo, l’iscrizione possa essere conveniente.

Fondo Espero, in vigore il silenzio assenso

In base all’accordo tra Organizzazioni Sindacali e ARAN, tutti i neo assunti dal 2019 ad oggi nel comparto scuola, potranno aderire al Fondo Espero tramite la procedura di silenzio assenso.

Abbiamo pertanto voluto indagare se queste preoccupazioni siano fondate e, per far questo, ci siamo fatti aiutare da una nostra lettrice, insegnante, iscritta al fondo Espero dal 2005, per vedere se, nel lungo periodo, l’investimento sia stato conveniente.

Ecco il risultato di 18 anni di investimento

La nostra lettrice ha accumulato un capitale virtuale di oltre 45 mila euro in 18 anni.

Perché virtuale? Perché il TFR verrà conferito al Fondo solo fino alla fine del rapporto di lavoro.

L’INPS infatti, può versare alle casse del fondo solo il TFR maturato alla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Quindi, i flussi che arrivano immediatamente a Espero sono due:

  • i contributi a carico del dipendente;
  • i contributi a carico del datore di lavoro;

Nel caso della nostra docente, il capitale investito ha reso quasi oltre 9.300 euro.

Se la dipendente non avesse investito in Espero, non avrebbe a disposizione 3.689 euro di contributi a carico del datore di lavoro e che devono pertanto essere aggiunti al rendimento.

Inoltre, sulle quote versate pari a 7.356 euro, è stato dedotto il 25% di irpef statale oltre un altro 3% circa di addizionali locali.

La nostra insegnante, quindi, ha guadagnato oltre 15 mila euro in 15 anni pari ad una media di circa 1.000 euro all’anno.

Fondo Espero: si può chiedere l’anticipo

Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo, è possibile chiedere l’anticipo:

Come si vede dalla figura, l’anticipo può essere concesso per:

  • spese mediche;
  • acquisto prima casa;
  • ristrutturazione prima casa.

Tuttavia, come si evince dall’immagine, la quota che si può chiedere di anticipo, è limitata alle quote versate dal dipendente e dal datore di lavoro.

Come ha investito Espero le somme conferite?

La nostra lettrice ha scelto di optare per il comparto “crescita”.

Il comparto Crescita è composto da 1/3 da prodotti azionari e da 2/3 di prodotti obbligazionari.

Lo scopo di questo articolo non è quello di fare pubblicità al Fondo Espero ma di verificare se le preoccupazioni e le resistenze che ci hanno segnalato siano fondate.