Contratti ATA, niente proroga per 6.000: il Ministro cambia idea [NOTA UFFICIALE]

Non ci sarà alcuna proroga contrattuale per i 6.000 lavoratori appartenenti al personale ATA assunti per realizzare le attività del PNRR e Agenda Sud.

La notizia, come un doccia gelata, arriva con la nota 2845 del 16 aprile 2024 firmata dai due capi dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo e Jacopo Greco.

Il dietrofront del Ministero dell’Istruzione

Un vero e proprio dietrofront politico, dopo che il titolare del dicastero di Viale Trastevere, Giuseppe Valditara, durante lo scorso fine settimana, si era lanciato sulla vicenda con un comunicato stampa che tranquillizzava tutti.

Il Ministero – si leggeva – “ha individuato una dotazione di circa 14 milioni di euro, direttamente nel bilancio del Ministero, da destinare alla proroga dell’impiego di questo personale”. E garantiva la “massima continuità delle attività che il personale sta svolgendo a supporto delle scuole, a fronte di molteplici scadenze, dal PNRR ad Agenda Sud”.

Proroga rinviata: necessario un Decreto legge

Ma la situazione si è rivelata essere esattamente all’opposto di come l’aveva descritta il Ministro. Nessun continuità. I contratti di lavoro dei 6.000 collaboratori e assistenti ATA sono scaduti il 15 aprile. Senza proroga è oramai evidente che resteranno a casa fino a quando non sarà approvato lo stanziamento necessario per la prosecuzione dei loro rapporti di lavoro. I tempi sono ignoti, mentre è chiaro che senza una norma di legge non ci potrà essere alcuna prosecuzione nel servizio.

Sul punto la nota del Ministero dell’Istruzione è chiara: potranno essere ricontrattualizzati solo in occasione di una prossima norma di legge specifica che sarà inserita nel primo provvedimento utile. Anche un Decreto legge potrebbe essere lo strumento utilizzato. Certamente il più rapido. La via più breve, quella amministrativa, è stata dunque esclusa.

Nel frattempo i 6.000 collaboratori scolastici sono senza lavoro e senza stipendio e vi rimarranno almeno per due settimane, fa sapere il sindacato Flc-Cgil in un comunicato in cui stigmatizza il comportamento ministeriale e conferma lo stato di agitazione indetto sulle problematiche ATA.