Personale ATA in agitazione: “Nuova Passweb deve essere disattivata”

“No a Passweb a carico delle Scuole” così inizia un comunicato della FLC-CGIL.

FLC-CGIL lamenta il fatto che le segreterie scolastiche sono state appesantite da una procedura fuori dalle competenze scolastiche che si trovano a svolgere un lavoro che dovrebbe essere svolto dall’INPS.

“La sistemazione dei contributi spetta all’INPS, non alle scuole”

Come si è arrivati al conferimento di una funzione tipica dell’INPS alle Scuole?

Tutto iniziò con la riforma Monti-Fornero, che abolì l’INPDAP, l’istituto previdenziale dei dipendenti pubblici.

Da marzo 2012 l’INPS ha assunto la gestione dei dipendenti pubblici.

In seguito a questa acquisizione, l’INPS ha attivato un’applicativo “Nuova Passweb” in base al quale ha affidato alle segreterie scolastiche la regolarizzazione di eventuali vuoti contributivi del proprio personale. La regolarizzazione dei contributi riguarda il periodo fino al 31 dicembre 2013.

Quindi, le scuole si trovano un sovrappiù di lavoro su una delicata materia, quella previdenziale, con personale non perfettamente qualificato date le poche ore di formazione dedicate.

La sistemazione dei contributi del personale pubblico è un lavoro immane

Il passaggio dei dati dal soppresso INPDAP all’INPS ha mostrato lacune e vuoti contributivi che l’INPS non è in grado di completare.

Infatti i dati si trovano presso le singole amministrazioni in quanto, fino al 1995 non esisteva un versamento materiale dei contributi.

Questo ha obbligato l’INPS a coinvolgere le singole amministrazioni statali nella gestione dei contributi per i periodi pregressi.

Cosa fanno le Scuole con Nuova Passweb?

Dal 01/09/2019 le segreterie scolastiche hanno iniziato ad utilizzare l’applicativo online per la gestione della posizione assicurativa del personale scolastico.

L’applicativo viene utilizzato per la gestione delle cessazioni dal servizio del personale scolastico sia ai fini della pensione che ai fini della liquidazione del TFS. 

La lavorazione del TFR invece è stata esclusa e viene ancora utilizzata, per il momento, la forma cartacea inviata poi all’INPS.

Le scuole inseriscono, solamente ai fini del TFS, per il personale cessato dal 01/09/2019, eventuali periodi non utili alla maturazione del TFS (aspettative senza assegni, aspettative varie non utili alla maturazione del TFS, congedo biennale per assistenza ai familiari disabili ecc.).

Sempre ai fini pensionistici, è effettuato il controllo dei servizi in part-time confrontando i periodi presenti nello stato matricolare a disposizione in SIDI.

Dopo questi controlli l’ultima parte importante è l’inserimento dei dati ultimo miglio, cioè le retribuzioni fisse e continuative fino alla data di cessazione.

Infine la pratica viene certificata e validata e automaticamente trasmessa all’INPS.

L’applicativo viene utilizzato dopo che il dipendente ha presentato domanda di pensione

Il controllo della situazione pensionistica viene effettuato a partire dalla data in cui il personale presenta la domanda di cessazione in istanze on line al MIM e la domanda di pensione all’INPS.

I controlli infatti iniziano dopo la scadenza delle domande di cessazione.

In questo modo INPS può controllare il diritto a pensione e le segreterie scolastiche per il mese di marzo possono inserire l’ultimo miglio.

L’applicativo agevola la definizione dell’anticipo del TFS

Da settembre 2024 saranno lavorate in NuovaPassweb le pratiche per il TFS, entro due mesi dalla cessazione in quanto il personale potrebbe chiedere la quantificazione del TFS per la richiesta dell’anticipo della liquidazione.