E’ stato sottoscritto il 12 aprile scorso il Protocollo d’intesa per la gestione dell’accoglienza di lavoratori stagionali del settore orto-frutticolo in provincia di Cuneo. Ad aderire all’accordo l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi, la Prefettura di Cuneo, la Provincia, Comuni. Ma soprattutto le associazioni datoriali di categoria Confagricoltura, Coldiretti, CIA e i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil.
L’intesa rinnova un impegno ormai avviato già da molti anni, che coinvolge istituzioni, associazioni e imprese, per la gestione dell’accoglienza dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali stranieri che giungono nel cuneese, particolarmente impegnati nei noccioleti, nelle vigne e negli allevamenti.
Con l’intesa viene sancito l’impegno di tutti per trovare soluzioni efficaci innanzitutto al problema abitativo e assistenziale dei migranti, provenienti soprattutto dall’Africa sub-sahariana.
Su questo viene ribadita la concreta collaborazione degli enti locali e delle aziende agricole. L’individuazione dei luoghi e strutture di accoglienza disponibili e idonei viene demandata ai Comuni.
La Regione, titolare dei servizi sanitari, dal canto suo si impegna a garantire le attività di assistenza e integrazione sociale come l’accompagnamento socio-sanitario, accompagnamento psicosociale per vulnerabilità psicologiche/psichiatriche, accompagnamento socio-legale, orientamento e accompagnamento socio-lavorativo.
Saranno invece le Organizzazioni sindacali della provincia ad informare i lavoratori sui contratti e sul funzionamento del mercato del lavoro e promuovono i loro diritti, anche mettendo a disposizione appositi mediatori interculturali.
Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro al fine di facilitare le assunzioni regolari vengono attivati dei sistemi che prevedono il coinvolgimento delle parti sociali. Inoltre, viene affrontato anche il delicato tema del servizio di trasporto dei braccianti che troppo spesso, in passato e di recente, svolto in circostanze illegali ha fatto emergere le pratiche di Caporalato.
Ed è proprio con lo scopo di contrastare fenomeni di intermediazione illecita di manodopera che viene confermata l‘attivazione del servizio di trasporto, sostenuto anche con un parziale intervento dei Comuni interessati.