La novità di aprile per i lavoratori metalmeccanici è l’erogazione di un’ulteriore rata di acconto retributivo in applicazione dell’Accordo transitorio del 21 dicembre 2023 sottoscritto tra le organizzazioni artigiane e Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil.
Si tratta di un beneficio economico che andrà ai dipendenti delle aziende artigiane dei settori metalmeccanica, installatori, autoriparatori, orafi, odontotecnici e restauro di beni culturali, che applicano il CCNL Area Meccanica.
Il CCNL Area Meccanica è scaduto il 31 dicembre 2022. Con l’accordo del 21 dicembre 2023 si è stabilita l’erogazione di un Acconto economico a titolo di AFAC, Acconto sui Futuri Aumenti Contrattuali. Insomma un’anticipazione sugli aumenti delle retribuzione tabellare che saranno concordati più in avanti con il rinnovo del CCNL.
L’AFAC è un’erogazione mensile, quindi continuativa, equiparata a tutti gli effetti a salario base. Si tratta di 96 euro per i lavoratori della 4a categoria, riparametrati per tutti gli altri livelli, divisi in due decorrenze: 50 euro da dicembre 2023 e 46 euro da aprile 2024.
Pertanto questi lavoratori, dopo aver ricevuto i primi 50 euro, a partire dal cedolino paga di gennaio 2024 è stato erogato anche l’arretrato di dicembre e rateo 13a, attendono ora la seconda tranche.
La seconda tranche dell’AFAC sarà erogata a partire dal cedolino paga di aprile con le stesse modalità della prima. Si tratta di 46 euro che andranno agli operai specializzati inquadrati alla 4a categoria.
E’ l’ultima erogazione prevista dall’accordo del 21 dicembre scorso. Da aprile in avanti l’AFAC sarà di 96 euro.
Imprese e sindacati dovranno poi definire gli aumenti stipendiali che vanno dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2026. Il CCNL avrà infatti durata quadriennale e non è stato ancora rinnovato.
Gli importi AFAC sono differenti per ogni settore dell’Area Meccanica e per i vari livelli di inquadramento.