In queste ore, una parte dei beneficiari dell’ormai desueto Reddito di Cittadinanza sta ricevendo delle ricariche a sorpresa. Sulle Carte RdC degli ex beneficiari, infatti, si stanno registrando dei movimenti in accredito.
Vediamo cosa sta succedendo e chi sono i beneficiari interessati.
Da dicembre 2023 il Reddito di Cittadinanza non esiste più, sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro, che comunque non coprono la totalità degli ex beneficiari del RdC.
Tuttavia, gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza possono essere in credito con INPS per delle somme che ancora non sono state loro riconosciute. Il fatto che il sussidio non sia più in vigore non vuol dire che eventuali crediti o debiti vengano cancellati.
Nelle scorse ore, infatti, si sono registrati dei movimenti in accredito sulle vecchie Carte RdC, lo strumento di pagamento del Reddito di Cittadinanza (ad oggi sostituita dalla Carta di Inclusione, per chi beneficia dell’Assegno di Inclusione). Ecco la prova:
La data è quella del 22 aprile scorso e l’importo che INPS ha caricato è pari a 49,20 euro. Si tratta, nel dettaglio, dell’integrazione dell’Assegno Unico non riconosciuta a tempo debito ai percettori del RdC con figli a carico fino a 21 anni.
Finché era in vigore il Reddito di Cittadinanza, infatti, l’Assegno Unico veniva caricato sulla Carta RdC in automatico a tutti i percettori che ne avessero diritto. Adesso, invece, chi percepisce l’Assegno di Inclusione deve farne domanda a INPS e riceve il pagamento sull’IBAN, al pari di chi non fruisce del beneficio statale.
Anche nel caso seguente si tratta dell’integrazione dell’Assegno Unico, che arriverà sulla Carta RdC il prossimo 28 aprile:
Tuttavia, qualche ex percettore potrebbe ormai essersi disfatto della Carta RdC. Chi non è più in possesso della carta, dunque, come fa a beneficiare dell’eventuale integrazione dell’Assegno Unico?
A beneficiare delle ricariche extra riguardanti l’integrazione dell’Assegno Unico non pagata a tempo debito saranno coloro che hanno conservato la carta RdC. Chi non ce l’ha più ha comunque diritto a ricevere le somme spettanti, ma non è detto che riesca materialmente a usufruirne.
Una possibilità potrebbe essere quella di denunciare lo smarrimento della carta RdC e provare a farsene consegnare una nuova dall’ufficio postale, da intestare a proprio nome e fare poi ricaricare da INPS con gli importi attesi.
In ogni caso, anche se questa appare come l’unica soluzione possibile, non è detto che gli uffici postali abbiano ancora delle carte RdC da consegnare.
Per questo motivo, la cosa migliore è contattare l’Istituto Previdenziale così da saper con esattezza come comportarsi e quale sia la soluzione migliore per non perdere gli importi ai quali si ha diritto.