Per il Bonus sulla Tredicesima 2024 ci sarà ancora da attendere. Non è stato infatti approvato il Decreto legislativo sulla Riforma Fiscale che conterrà l’annunciato aiuto sulla mensilità supplementare erogata a dicembre.
Si era parlato nelle scorse ore, di un importo di 80 euro, quale bonus fiscale Una tantum, sul modello del trattamento integrativo (100 euro percepiti mensilmente), ai soli titolari di reddito da lavoro fino a 15.000 euro. Già si contavano gli esclusi dunque: pensionati e titolari di redditi assimilati al lavoro dipendente, cioè percettori NASpI.
Nel frattempo il rinvio sarà occasione per il Governo di fare ulteriori riflessioni. C’è tempo fino alla prossima settimana. E pare che la lista degli esclusi si allarghi sempre di più. L’unica buona notizia è che si potrebbe passare da 80 a 100 euro.
Secondo quanto riporta Ansa.it nelle ultime ore Meloni & C. starebbero valutando di elevare l’importo del Bonus: 80 euro somigliano troppo alla prima versione del Bonus Renzi, meglio allinearsi alla versione “evoluta” del trattamento integrativo. In questo caso l’importo sarebbe di 100 euro. Anche se è ancora da sciogliere il nodo risorse. Senza l’ok del Ministero dell’Economia e Finanza nulla si potrà realizzare. Ma la notizia che agita ancor più le acque è un’altra.
Il Bonus da 100 euro verrebbe corrisposto, per il tramite del datore di lavoro con la 13a mensilità, ai soli lavoratori con:
Non è di certo la versione definitiva del Decreto che dice questo, tuttavia si tratta di indiscrezioni riportate da un’autorevole fonte giornalistica come Ansa.
L’estensione del Bonus ai titolari di reddito da lavoro fino a 28.000 euro sarebbe una positiva novità. Verrebbero così inclusi, rispetto alla precedente versione, tutti quelli che hanno un reddito tra i 15 e i 28.000 euro, esclusi dalla precedente versione. Mentre molto penalizzante è il requisito familiare: non tutti i lavoratori hanno moglie o figli a carico, per cui la platea andrebbe a ristringersi.