Dopo l’incontro con le parti sociali del 22 aprile scorso, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sembrerebbe orientato a dismettere l’applicativo “Nuova Passweb” già dall’inizio del nuovo anno scolastico.
Con l’applicativo Nuova Passweb le Scuole diventano filiali dell’INPS in merito alla sistemazione delle posizioni contributive dei dipendenti.
Moltiplica il carico di lavoro del personale ATA e dei Dirigenti e mette il personale che utilizza l’applicativo al rischio di responsabilità improprie.
Anche lo stesso MIMI è arrivato alla conclusione che sia necessario il superamento dell’applicativo già a partire dal mese di settembre 2024 con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Come si è arrivati al conferimento di una funzione tipica dell’INPS alle Scuole?
Tutto iniziò con la riforma Monti-Fornero, che abolì l’INPDAP, l’istituto previdenziale dei dipendenti pubblici.
Da marzo 2012 l’INPS ha assunto la gestione dei dipendenti pubblici.
In seguito a questa acquisizione, l’INPS ha attivato un’applicativo “Nuova Passweb” in base al quale ha affidato alle segreterie scolastiche la regolarizzazione di eventuali vuoti contributivi del proprio personale. La regolarizzazione dei contributi riguarda il periodo fino al 31 dicembre 2013.
Quindi, le scuole si trovano un sovrappiù di lavoro su una delicata materia, quella previdenziale, con personale non perfettamente qualificato date le poche ore di formazione dedicate.
Il passaggio dei dati dal soppresso INPDAP all’INPS ha mostrato lacune e vuoti contributivi che l’INPS non è in grado di completare.
Infatti i dati si trovano presso le singole amministrazioni in quanto, fino al 1995 non esisteva un versamento materiale dei contributi.
Questo ha obbligato l’INPS a coinvolgere le singole amministrazioni statali nella gestione dei contributi per i periodi pregressi.
Dal 01/09/2019 le segreterie scolastiche hanno iniziato ad utilizzare l’applicativo online per la gestione della posizione assicurativa del personale scolastico.
L’applicativo viene utilizzato per la gestione delle cessazioni dal servizio del personale scolastico sia ai fini della pensione che ai fini della liquidazione del TFS.
La lavorazione del TFR invece è stata esclusa e viene ancora utilizzata, per il momento, la forma cartacea inviata poi all’INPS.
Le scuole inseriscono, solamente ai fini del TFS, per il personale cessato dal 01/09/2019, eventuali periodi non utili alla maturazione del TFS (aspettative senza assegni, aspettative varie non utili alla maturazione del TFS, congedo biennale per assistenza ai familiari disabili ecc.).
Sempre ai fini pensionistici, è effettuato il controllo dei servizi in part-time confrontando i periodi presenti nello stato matricolare a disposizione in SIDI.
Dopo questi controlli l’ultima parte importante è l’inserimento dei dati ultimo miglio, cioè le retribuzioni fisse e continuative fino alla data di cessazione.
Infine la pratica viene certificata e validata e automaticamente trasmessa all’INPS.