Il prossimo 2 giugno non è solo la Festa delle Repubblica, ma è anche l’anniversario del più ricco contratto che i dipendenti statali, e in particolare i dipendenti della Scuola, abbiano avuto, il DPR 271 del 2 giugno 1981 dove erano stati riconosciuti aumenti automatici dell’8% ogni due anni e l’indicizzazione degli stipendi.
Ai dipendenti della scuola erano riconosciuti aumenti biennali dell’8% fino al 16° anno di servizio.
Dopo il 16° anno di servizio, gli aumenti biennali si riducevano al 2,5%.
Questo consentiva a tutto il personale di essere tutelati dall’aumento dei prezzi dovuto al tasso di inflazione che allora viaggiava su due cifre.
Ogni 6 mesi, l’indennità integrativa speciale veniva incrementata per un importo pari all’incremento dei prezzi.
L’incremento veniva applicato nei mesi di maggio e novembre.
In caso di nascita di un figlio, sia ai padri che alle madri, veniva attribuito uno scatto anticipato per nascita figlio pari al 2,5%.
Lo scatto veniva attribuito con decorrenza dal 1° giorno del mese in cui nasceva il bimbo e terminava al conseguimento della classe stipendiale successiva.
I piccoli prestiti ENPAS, negli anni ’80, venivano concessi ad un tasso del 5% circa.
Con i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) che davano interessi anche del 18% molti dipendenti richiedevano il piccolo prestito e lo investivano in BOT lucrando sulla differenza di tasso.
Rispetto ad oggi, dove i piccoli prestiti vengono erogati fino a 8 mensilità, negli anni ’80 venivano erogati fino ad un massimo di due mensilità.
Una sola categoria ha mantenuto i privilegi, i magistrati.
I magistrati ancora oggi, godono di aumenti biennali del 6% fino al compimento del 16° anno di servizio.
Il personale della magistratura è anche una delle poche categorie che ha mantenuto il privilegio dello scatto anticipato per nascita figlio.