Carta ‘Dedicata a Te’, ai titolari niente ricarica da 460€: il rischio ISEE

Essere già in possesso della Carta Spesa Dedicata a Te non garantisce la nuova ricarica in programma nel 2024. Non è detto, infatti, che i titolari della misura che l’anno scorso hanno ricevuto i 460 euro la avranno anche quest’anno.

Tutto dipenderà dal mantenimento dei requisiti necessari per accedere alla misura e, soprattutto, dall’inserimento nella graduatoria dei beneficiari del 2024.

Requisiti Carta Spesa 2024

La Carta Spesa Dedicata a te è stata pensata dal Governo Meloni per aiutare le famiglie meno abbienti a fare la spesa e a fare rifornimento di carburanti, beni di prima necessità colpiti dal rialzo dei prezzi.

Ha un valore di quasi 460 euro: ai 382,50 euro iniziali riconosciuti per gli acquisti di tipo alimentare, nell’inverno sono stati poi aggiunti altri 77 euro da spendere per fare benzina o per abbonarsi ai mezzi pubblici.

La somma andava spesa interamente entro lo scorso 15 marzo e da allora i beneficiari sono in attesa di una seconda ricarica. Seconda ricarica che arriverà senza dubbio, visto che per il 2024 sono stati stanziati 600 milioni di euro per rifinanziare la misura.

Ma chi ne beneficerà? Chi avrà la nuova ricarica della Carta Spesa? Sicuramente i destinatari saranno selezionati dall’INPS e dai Comuni (non bisogna infatti farne la domanda) tra coloro che possiedono i requisiti. La Carta spetta esclusivamente:

  • alle famiglie iscritte all’anagrafe e composte da almeno 3 persone;
  • con un ISEE entro i 15 mila euro;
  • che non fruiscono di altri sussidi statali a sostegno del reddito o contro la povertà.

Rispettare i requisiti però non garantirà l’entrata nella graduatoria dei beneficiari. Lo sanno bene coloro che già l’anno scorso sono rimasti esclusi dalla misura, pur rispettando tutte le condizioni.

Priorità a queste famiglie

Nel 2024 la Carta Spesa spetterà a circa 1,3 milioni di beneficiari. Le persone che rispettano i tre requisiti sopra elencati però sono di più. Ciò comporterà l’esclusione di una parte degli aventi diritto.

Nemmeno aver beneficiato della misura l’anno scorso mette al sicuro dall’esclusione: chi ha ricevuto i 460 euro l’anno scorso, infatti, non è detto che ne avrà altrettanti quest’anno. Innanzitutto servirà aver mantenuto tutti i requisiti. Ma non solo. Perché INPS darà priorità in ordine decrescente:

  • ai nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  • ai nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  • ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

A parità di condizioni verrà quindi data la precedenza alle famiglie con membri più giovani e ISEE più basso, come stabilito dall’art. 4 del decreto del 18 aprile 2024.

Se dall’anno passato a oggi alcune famiglie hanno maturato i requisiti per accedere alla Carta Spesa, queste potrebbero benissimo rientrare nella graduatoria. Al contrario, potrebbero non farne più parte nuclei familiari già titolari della misura dall’anno scorso. Sarà un Decreto interministeriale atteso per le prossime settimane a definire ogni aspetto.