Le famiglie che intendono beneficiare del Bonus da 150 euro concesso dal Ministero dell’Istruzione è bene che non aspettino troppo a inviare la domanda.
I genitori alle prese con le spese per i viaggi di istruzione per i propri figli frequentanti le scuole superiori possono contare sul cosiddetto Bonus Gita, a patto che ne soddisfino i requisiti e che ne inviino la richiesta entro una determinata scadenza.
Comunque è bene non ridursi all’ultimo minuto perché c’è il rischio di rimanere esclusi. Vediamo meglio.
Non sempre i viaggi di istruzione sono alla portata di tutte le famiglie. A volte le spese sono ingenti, e ciò può obbligare la famiglia a non mandare in gita il proprio figlio.
Per non sovraccaricare di spese le famiglie e, al contempo, non costringere gli studenti a rinunciare alla gita, il Governo ha stanziato 50 milioni di euro per sostenere le studentesse e gli studenti nella partecipazione alle visite didattiche e ai viaggi di istruzione.
Risorse che arriveranno agli interessati sotto forma di un bonus gita da massimo 150 euro per ogni studente, che chi ha figli frequentanti le scuole superiori potrà usare come rimborso o per coprire in parte o per intero le spese necessarie.
L’agevolazione è rivolta alle istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado. Rimangono escluse dunque le scuole elementari e medie.
Le risorse verranno ripartite fra le istituzioni scolastiche sulla base di criteri oggettivi e trasparenti che tengono conto dell’indicatore ISEE delle famiglie, come stabilito dalla Direttiva n. 6/2023, integrata dalle Direttive 26/2023 e 6/2024.
Potranno beneficiare del bonus solo le famiglie con un ISEE aggiornato non superiore a 15.000 euro. L’importo del bonus verrà stabilito a seconda delle risorse disponibili e del numero di beneficiari.
A presentare la domanda deve essere il genitore dell’alunno. Per farlo deve accedere all’area personale del portale Unica. Una volta inviata l’istanza, l’ISEE verrà verificato in automatico, attraverso il portale INPS.
Come si legge sul sito del Ministero dell’Istruzione, sarà possibile inviare la domanda entro il 31 maggio 2024 e fino ad esaurimento delle risorse assegnate alle scuole.
Ciò significa che è bene non attendere troppo per presentare la domanda: nel caso le risorse terminassero prima della scadenza, infatti, si rimarrà esclusi dall’agevolazione pur avendone diritto.