Assegno Unico Domanda Decaduta, SMS INPS in arrivo alle Famiglie: cosa significa

Nelle prime ore del mattino di oggi molti percettori dell’Assegno Unico figli stanno ricevendo un SMS da Inps.

Si tratta di un messaggio inviato dal servizio InpsInforma e non contiene alcun link a siti esterni che tentano truffe. Tutti elementi che ne garantiscono l’autenticità.

Il suo contenuto è fa preoccupare, si legge infatti:

“Si informa che la domanda domanda di Assegno Unico è decaduta”.

Ecco il testo del messaggio originale giunto nelle primissime ore del 7 maggio:

Cosa significa l’SMS da Inps?

L’avviso che Inps invia tramite smartphone ad una vasta platea di famiglie si è rivelato il più delle volte un messaggio errato. Specie se si tratta di un invio “massivo”, cioè inviato a migliaia di persone nello stesso momento.

Per sapere se il messaggio che porta è corretto o errato è sufficiente entrare nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino sul sito Inps e verificare se lo stato della domanda AU è ancora “Accolta”.

Se sul Fascicolo le informazioni non combaciano con quelle del messaggio, significa che questo SMS presenta un contenuto errato. Ed è un messaggio standard inviato da Inps a cui non dare rilievo. E’ successo più volte anche nel corso del 2022 e del 2023.

Domanda Assegno Unico decaduta, quando succede?

Quando succede che la domanda dell’AU presentata anche anni addietro, decade realmente?

La casistica indicata dall’Istituto previdenziale, nel tempo, è sterminata.

Decade dal beneficio la famiglia che ha un figlio che compie:

  • 21 anni, tuttavia il diritto prosegue se il giovane ha bisogno di assistenza ed ha una disabilità;
  • 18 anni, se il figlio non continua a studiare oppure si impegna in un percorso politica attiva del lavoro come formazione professionale, tirocinio, ecc.

La decadenza può anche essere “parziale”: cioè quando al compimento di 18 oppure 21 anni di un figlio, l’erogazione dell’Assegno prosegue perchè vi sono altri figli in età e/o condizioni di aventi diritto.

Decadenza Assegno Unico per ex percettori RdC

Il messaggio di decadenza dell’Assegno Unico inviato via SMS agli ex percettori del Reddito di Cittadinanza ha un esatto significato: informare che da ora in avanti non si riceveranno più ricariche relative alla quota AU sulla Carta RdC.

Ricordiamo infatti che fino al mese di aprile 2024 sulle ‘vecchie’ Carte Postepay di coloro che percepivano il RdC fino al 31 dicembre 2024, sono arrivate nuove ricariche relative ad arretrati e conguagli proprio all’Assegno Unico e Universale.

Il Messaggio INPS n. 259 del 19 gennaio 2024 lo ha ricordato esplicitamente: da marzo in avanti gli ex titolari della Carta RdC non potranno ricevere l’importo dell’Assegno Unico spettante sulla vecchia Postepay, ma dovranno fare domanda per poi averlo su IBAN. Come tutti gli altri.