Non è un errore di sistema l’SMS in arrivo in queste ore ai percettori dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico.
Al termine di una giornata di dubbi e interrogativi è Inps a chiarire l’esatta portata del messaggio giunto sugli smartphone nelle prime ore del 6 maggio, che recita “Si informa che la domanda di Assegno Unico è decaduta”.
Ecco il testo originale:
Cosa significa esattamente, ce lo spiega Inps con una nota pubblicata sul sito web e attraverso il profilo whatsapp. Nessuna decadenza “massiva” delle domande. L’ente previdenziale conferma le istanze accolte finora, con i pagamenti in arrivo per la seconda metà di maggio, e fa una sola precisazione.
”In queste ore – scrive Inps nella nota di chiarimento – diversi utenti stanno ricevendo un sms relativo allo stato di accogliamento della propria domanda di Assegno univo e universale (AUU) si precisa che la comunicazione si riferisce all’annualità 2023 e riguarda le domande le quali la richiesta di AUU non andava presentata in presenza di Reddito di Cittadinanza”.
Insomma l’SMS riguarda solo quei percettori del Reddito di Cittadinanza con figli, che fino al 31 dicembre 2023 ha inviato – sbagliando – a Inps domanda per avere l’Assegno Unico e Universale.
Per avere il beneficio destinato ai figli, che arrivava come accredito ‘extra’ sulla Carta RdC, non era necessario presentare una specifica istanza. Le erogazioni infatti erano sempre state automatiche. Ciò nonostante molte famiglie hanno presentato domanda a Inps, anche per il mese di stop osservato dopo i primi 18 mesi di sussidio.
Ed è proprio a queste situazioni che Inps si rivolge quando scrive, nel messaggio via telefono, la domanda “è decaduta”.
Non hanno nulla da temere per tutti gli altri che hanno presentato domanda tra l’annualità 2023 e il 2024. Le famiglie che, seguendo le indicazioni Inps, hanno fatto domanda con l’obiettivo di ricevere gli accrediti sul conto corrente, possono stare tranquille. Per loro “non ci sono variazioni”.
Ad ogni modo la maniera migliore per verificare è controllare il proprio Fascicolo Previdenziale del Cittadino. Se la domanda risulta ancora “Accolta” significa che non vi sono ragioni per temere di essere stati colpiti dalla decadenza.