Molto probabilmente, i pagamenti del FIS, per il Comparto Scuola, non subiranno ritardi alla fine di questo anno scolastico.
Il FIS è una risorsa del MOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa) che viene utilizzata per finanziare le attività aggiuntive di docenti e ATA.
Gli importi del FIS sono contrattati e ripartiti a livello locale in base alle esigenze didattiche e organizzative.
Lo scorso anno scolastico, il FIS fu erogato con un gradissimo ritardo.
Il ritardo era dovuto al fatto che il Contratto Integrativo Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola fu firmato nel mese di luglio e, pertanto, i pagamento furono erogati in ritardo tra ottobre e dicembre 2024.
Il FIS viene pagato ogni anno con un secondo cedolino.
Il secondo cedolino è necessario in quanto il compenso è prelevato da un capitolo di bilancio diverso da quello in cui è prelevato lo stipendio.
L’importo lordo è assoggettato ad aliquota previdenziale del 9,15% e l’imponibile fiscale è assoggettato ad aliquota massima.
Poiché l’aliquota massima per i redditi imponibili fino a 28 mila euro è passata dal 25% al 23% gli importi del FIS che saranno erogati in questo anno scolastico saranno tassati in misura inferiore rispetto all’anno precedente.
Nella maggior parte dei casi, il pagamento del FIS comporta la perdita, per il mese successivo, della decontribuzione del 6 o 7 per cento.
Anche se il compenso viene erogato con un secondo cedolino, NoiPA, alla fine del mese somme l’imponibile previdenziale dello stipendio e dell’accessorio e, nel caso vi sia il superamento dell’importo mensile lordo di 2.692 euro, la decontribuzione (Bonus Meloni) non viene erogato.