Bonus Nido 2024, INPS rivela il motivo dei ritardi [FOTO]

I pagamenti del Bonus Nido 2024 sono partiti ma sono ancora in pochi coloro che possono dire di aver ricevuto il rimborso di tutte le mensilità già pagate.

Gli accrediti sono in corso da fine aprile e interessano, in generale, coloro che hanno figli sotto i 3 anni. Nel dettaglio, hanno diritto al Bonus Nido coloro che:

  • pagano le rette di frequenza dell’asilo nido (pubblico o privato) frequentato dal figlio;
  • sostengono spese per garantire l’assistenza sanitaria domiciliare al proprio figlio affetto da una malattia cronica grave.

Bonus Nido, pagamenti in ritardo: c’entra INPS

Come detto, gli accrediti sono in corso ormai da circa un mese, anche se sarebbero dovuti partire a inizio aprile anziché a fine aprile. È INPS a occuparsene, pertanto è lo stesso Istituto Previdenziale che raccoglie eventuali reclami o lamentele da parte dei richiedenti.

Lo fa tramite la propria pagina social, dove gli utenti possono lasciare dei commenti o chiedere chiarimenti sui mancati pagamenti delle prestazioni da lui erogate.

Riguardo il Bonus Nido, per esempio, molti si chiedono perché i pagamenti non arrivino nonostante le domande risultino accolte ormai da tempo. La risposta dell’INPS svela l’arcano:

I pagamenti sono in corso – conferma INPS – ma a gestirli sono le strutture sparse sul territorio, pertanto tutto dipende dalla mole di lavoro di ogni singola sede.

Come accade per altre prestazioni gestite localmente, per esempio la NASpI, anche il Bonus Nido può quindi subire dei ritardi dovuti alle diverse tempistiche di lavoro adottate dalle differenti strutture. Quelle più oberate di lavoro (di solito quelle delle città metropolitane, ma non è sempre detto) è più facile che incappino in ritardi rispetto a quelle in cui il carico di lavoro è più sostenibile.

ISEE Minorenni condiziona l’importo

In ogni caso, se la domanda è accolta il Bonus Nido arriverà. In un’unica mandata, per recuperare gli accrediti arretrati, INPS può emettere anche più bonifici.

L’importo in pagamento varia a seconda dell’ISEE minorenni dichiarato in fase di domanda:

  • con un ISEE fino a 25 mila euro INPS eroga fino a 272,73 euro per 11 mesi, per un totale di 3.000 euro annui;
  • con un ISEE da 25.001 euro fino a 40 mila euro l’importo massimo mensile erogabile è pari a 227,27 euro, per un totale di 2.500 euro all’anno;
  • se l’ISEE supera i 40.001 euro o non viene presentato il massimo erogabile ogni mese è pari a 136,37 euro, per un totale di 1.500 euro annui.