Si avvicina inesorabilmente la fine dell’anno scolastico e i precari della Scuola si devono preparare al rito annuale di richiesta della Naspi.
In questo articolo daremo alcuni consigli per velocizzare i tempi di erogazione della Naspi.
I contributi che NoiPA versa all’INPS spesso non sono acquisiti in tempi brevi.
Nel lontano 2008, a fronte delle problematiche dei dipendenti del comparto scuola con contratti a tempo determinato fu stipulata una convenzione tra l’Inps, il MIUR e il Ministero del Lavoro per velocizzare l’erogazione dell’indennità di disoccupazione (ora NASPI).
Con successiva circolare n. 125 del 16 dicembre 2009, l’Inps ha impartito alle proprie strutture istruzioni in merito alle modalità, ai termini e ai requisiti per consentire la sollecita liquidazione della prestazione in applicazione delle disposizioni già emanate con la circolare Inps n. 115/2008, per l’accettazione di documentazione ottenuta con la stampa dal sito del MEF dei dati Emens ivi contenuti.
Infine, con messaggio n. 23605 del 21 settembre 2010, l’Inps ribadito alle proprie strutture che per le domande presentate dal personale (precario e non) della Scuola, ove si rilevi il mancato o l’errato utilizzo del flusso Uniemens da parte del datore di lavoro, la domanda è accoglibile e la prestazione spettante deve essere liquidata sulla base della documentazione, prodotta dall’interessato, attestante i dati retributivi e contrattuali necessari.
L’interessato può pertanto non solo rivolgersi all’istituto scolastico presso il quale ha prestato servizio e richiedere la certificazione della propria situazione contrattuale, ma anche stampare direttamente la propria situazione “Contributi INPS disoccupazione” accedendo con il proprio codice fiscale alla sezione “Contratti Scuola” del sito MEF, e presentare la documentazione così ottenuta alla sede INPS competente per zona ai sensi
delle sopra citate circolari. La stessa documentazione può essere richiesta alla RTS di competenza.
Il certificato di disoccupazione è un documento che viene rilasciato, a richiesta, dalle Ragionerie Territoriali dello Stato e serve per attestare la retribuzione percepita e in contributi versati all’INPS.
In genere, i flussi con le retribuzioni arrivano all’INPS molti mesi dopo il mese di competenza e, pertanto, l’INPS si trova nell’impossibilità di verificare l’ammontare della retribuzione e dei relativi contributi pagati.
L’inps, pertanto, chiede di integrare la domanda di naspi con gli ultimi tre cedolini di stipendio.
Tuttavia, il cedolino di stipendio contiene dati sensibili, per cui il certificato di disoccupazione è preferibile in quanto contiene solo i dati che servono all’Istituto previdenziale per erogare l’assegno.
Pur essendo un documento molto utile e importante, specie per i supplenti brevi, NoiPA non lo rende disponibile nella propria area personale e la richiesta alle Ragionerie Territoriali dello Stato, che sono prive di personale, potrebbe rilevarsi problematiche nel tempo di risposta.
Molti titolari di assegno unico ci stanno segnalando che l’INPS sta trasmettendo SMS di sospensione dell’assegno indicando che la domanda è decaduta.