Più Industria e meno Turismo, è questa – in sintesi – la ‘ricetta’ del Segretario Generale Fiom-Cgil Michele De Palma per una crescita economica che sia sostenibile e attenta ai diritti.
Insomma per la Fiom il Turismo offre lavoro povero e prende ad esempio il caso di Firenze e Napoli per sottolineare che se quei territori ancora tengono, è grazie agli investimenti industriali, spiega al quotidiano Repubblica in un’intervista.
“Tutti credono che il Pil di Firenze sia determinato dal turismo: invece il grosso la fa l’industria. Se un giorno le compagnie di volo decidessero di portare le persone altrove e non più a Napoli, si aprirebbe una voragine economico e sociale per questa città. Vogliamo dirlo che quello è lavoro non tracciato? Lo possiamo chiamare anche lavoro nero. Il part time involontario al Sud ha cifre assurde. Sono quelli che non decidono di lavorare parzialmente, ma la verità è che sono costretti a ricevere una parte del salario fuori busta paga”.
A Napoli e dintorni c’è ancora una significativa realtà industriale, sottolinea al quotidiano, che va preservata.
“In Campania abbiamo già una struttura industriale che se potenziata sarebbe pazzesca: avionica, informatica, Fincantieri, Leonardo, Stellantis, l’elettronica, ferroviario, abbiamo tutte le condizioni di partenza per fare investimenti. Vanno attratti. Non sta succedendo. E poi abbiamo vertenze come la ex Whirlpool di Napoli, una fabbrica che è stata tenuta aperta grazie alla lotta dei lavoratori. È ora con Italian Green Factory si sta procedendo con la reindustrializzazione e l’assunzione di tutti i 294 lavoratori e che opererà nel campo della green economy”.