Fare lo scrutatore o il presidente di seggio per le elezioni amministrative ed europee dell’8 e del 9 giugno è ancora possibile, ed è pure fruttuoso. A quanto pare però non abbastanza, visto che in molti Comuni si fa fatica a trovare il giusto numero di persone che voglia ricoprire questi ruoli.
In alcuni casi il guadagno può superare i 200 euro. Per candidarsi c’è ancora tempo. Vediamo come.
Oltre ai nuovi rappresentati del Parlamento Europeo, nelle elezioni in programma sabato 8 e domenica 9 giugno si voteranno anche i sindaci e i consiglieri comunali. Saranno 27 i capoluoghi di provincia a dover eleggere un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale. Tra questi ci sono 6 capoluoghi di regione: Firenze, Perugia, Campobasso, Potenza, Bari e Cagliari. In totale, si tratta di 3.700 Comuni al voto.
I seggi rimarranno aperti dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno.
Senza l’impegno degli scrutatori e dei presidenti di seggio votare non sarebbe possibile. Impegno che tuttavia non è sufficientemente ricompensato. I compensi per il 2024 sono stati stabiliti con il DL 7/2024 convertito in legge 38/2024. Nonostante un aumento, rispetto al passato, pari al 15% (limitato solo a questa tornata elettorale) per due giorni e una notte di lavoro alle urne si guadagnano di media dai 159 euro ai 195 euro, a seconda che si sia scrutatore o presidente.
Una retribuzione troppo bassa e che non rende appetibile il ruolo da ricoprire: «Purtroppo presidenti di seggio e scrutatori ricevono un compenso molto basso per un impegno gravoso: calcolando l’arco di impegno, sono circa 4 euro l’ora, meno di ogni possibile salario minimo» spiega a malincuore l’assessore capitolino al personale Andrea Catarci a Il Messaggero di martedì 28 maggio.
In ogni caso, per chi volesse ricoprire il ruolo di scrutatore o presidente di seggio, in alcuni Comuni i bandi sono ancora aperti.
I termini per inserire la propria candidatura presso il Comune di Milano scadranno giovedì 6 giugno. Per candidarsi basterà aver assolto agli obblighi scolastici, essere cittadini italiani ed elettori all’interno del Comune.
Nel Comune di Roma, chi intende candidarsi per fare da presidente di seggio ha tempo fino a martedì 4 giugno.