I contratti collettivi dei dipendenti pubblici sono scaduti il 31 dicembre 2021. Al momento sono in corso le trattative per il rinnovo del triennio 2022-2024 (non per tutti i comparti). Con un evidente ritardo, considerato che siamo nell’ultimo anno della vigenza contrattuale.
Nel frattempo lo stipendio dei dipendenti perde costantemente potere di acquisto. Solo il 2023, ha sentenziato ieri ISTAT con l’elaborazione dell’indice IPCA, ha registrano un incremento dei prezzi del 6,9% (senza considerare il prezzo dei beni energetici importati).
I tempi per i rinnovi sono lunghi, possibile che si vada al 2025. E allora molti si domandano perchè nel cedolino paga non c’è l’IVC? Né in quello di maggio, né nei mesi addietro. Perchè non c’è l’Indennità di vacanza contrattuale che va a ristorare i dipendenti nel periodo che va dalla scadenza di un contratto ad un altro?
La risposta è molto semplice. Vediamola in ogni dettaglio.
L’IVC è stata erogata nel mese di dicembre 2023 a tutti i dipendenti pubblici. La particolarità di quell’erogazione è stata l’anticipazione della competenza 2024. Vale a dire la corresponsione in un’unica soluzione di tutto quanto sarebbe dovuto arrivare, mese per mese, nel 2024.
L’altra particolarità è stata la sua rivalutazione. Gli importi, differenziati per comparti e per aree professionali, sono stati rivalutati del 6,7%. Questo ha consentito ai lavoratori di ricevere un importo maggiorato che – attenzione – dovrà essere conguagliato in occasione del rinnovo del CCNL 2022-2024. Insomma l’anticipo IVC dovrà essere – in un certo senso – “restituito”, come spiegato dal nostro esperto di Cedolini NoiPA Sergio Manzon in questo articolo.
Per i più distratti, la rata ordinaria dello stipendio si presentava così nel Cedolino di dicembre. Presente anche la voce “Anticipo Rinnovo CCNL 2022-2024” che stava proprio ad indicare l’IVC anticipata. La voce “Indennità Vacanza contrattuale” era presente e continua ad esserlo anche nel 2024 nella sua quota base (in questo cedolino 7,43 euro) anche durante il 2024. Dunque è solo la prima delle due voci (l’Anticipo) ad essere scomparsa.