Il 7 giugno l’ISTAT ha comunicato il nuovo indice IPCA-NEI per gli anni 2020-2023, realizzato, e per gli anni 2024-2027, previsionale.
L’IPCA-NEI è un indice inflattivo elaborato al netto dei beni energetici importati, preso a riferimento dalla contrattazione collettiva di tutti i settori produttivi per stabilire gli aumenti salariali dei settori privati.
Il dato più eclatante che viene fuori dall’elaborazione ISTAT è certamente quel 6,9% realizzato nel 2023 contro una stima del 6,6%. Che porterà benefici immediati, già dalla busta paga di giugno 2024, per i lavoratori metalmeccanici. Nel complesso le tute blu, grazie al sistema retributivo agganciato all’IPCA, riceveranno un aumento di 311 euro per il triennio di riferimento (il ccnl scade il 30 giugno 2024).
Ma i benefici saranno per tutti i comparti, specie in quei settori dove si dovrà coprire economicamente il 2023, l’anno in cui il rialzo dei prezzi si è fatto più sentire, appunto 6,9%. Ovviamente tutto dipenderà dalle dinamiche negoziali tra le Rappresentanze delle Imprese e i Sindacati, ma il dato consolidato tiene alta l’asticella delle rivendicazioni dei lavoratori.
Interessante vedere anche l’IPCA realizzato per il quadriennio precedente 2020-2023:
Che mette in luce come il ‘biennio nero’ per la dinamica dei prezzi italiani sia stato il 2022-2023, che da solo porta il 13,5%.
I valori per gli altri anni sono tutti al ribasso. Se ad esempio prendiamo il quadriennio 2024-2027 avremo un netto calo dei valori, solo previsionali:
Per scaricare il documento ufficiale ISTAT sui nuovi indici IPCA clicca qui.