Carta Spesa, esclusi da 500€ i beneficiari dell’Assegno di Inclusione

Chi l’anno scorso non ha ottenuto la Carta Spesa dedicata a te perché percepiva il Reddito di Cittadinanza rimarrà nuovamente escluso dalla misura se al posto del RdC beneficia dell’Assegno di Inclusione.

Lo prevede il decreto del 4 giugno firmato dal Ministero dell’Agricoltura insieme alla ministra del Lavoro, al ministro dell’Economia e a quello del Made in Italy. L’AdI, infatti, è considerata una misura di sostegno alla povertà e all’inclusione sociale, pertanto è incompatibile con la Carta Spesa. Ma andiamo per ordine.

Beneficiari Carta Spesa dedicata a te

Introdotta nel 2023, la Carta Spesa si prefigge come scopo quello di aiutare le famiglie in condizioni economiche precarie negli acquisti di prima necessità. L’anno scorso aveva un valore di quasi 460 euro, quest’anno saranno 500 euro grazie all’aumento delle risorse. La somma arriverà a settembre e potrà essere spesa per acquistare beni alimentari, per fare rifornimento di carburante o per abbonarsi ai mezzi pubblici.

La platea dei beneficiari rimarrà la stessa. Si tratta di famiglie:

  • residenti in Italia;
  • composte da almeno 3 persone;
  • con un ISEE non superiore a 15.000 euro.

Inoltre, i nuclei familiari beneficiari devono essere «privi di altri contributi di inclusione sociale o sostegno alla povertà». Tra questi rientra senz’altro l’Assegno di Inclusione, introdotto dal Governo Meloni da gennaio 2024 al posto del Reddito di Cittadinanza.

Controlli sui requisiti ex ante

Gli attuali beneficiari dell’Assegno di Inclusione non avranno quindi accesso alla Carta Spesa Dedicata a te. Chi prende l’AdI, infatti, gode già di un aiuto economico statale contro la povertà e a sostegno dell’inclusione sociale.

Tuttavia, l’anno scorso giunsero alcune segnalazioni di percettori del Reddito di Cittadinanza che avevano ricevuto la carta Spesa. Non certo con un tentativo di truffa, visto che i controlli sui requisiti li effettua INPS e che l’assegnazione delle carte avviene in automatico, senza bisogno di presentare la domanda. Semplicemente, errori da parte dell’Istituto nella verifica dei requisiti.

Per tale motivo l’Ente guidato dall’avvocato Gabriele Fava quest’anno ha deciso di rafforzare i controlli: “rispetto allo scorso anno, INPS farà controlli ex ante sulla platea dei beneficiari e sulle procedure” ha fatto sapere l’Istituto in un comunicato stampa.

Resta da capire il dies a quo, ossia il giorno dal quale verrà calcolata l’incompatibilità tra l’AdI e la Carta Spesa. Siccome il decreto porta la data del 4 giugno, è possibile che rimangano esclusi dalla carta spesa tutti i beneficiari dell’Assegno di Inclusione alla data del 4 giugno.