Aumenti di Stipendio per i dipendenti delle Funzioni Centrali (Ministeri) con il Contratto Integrativo. Di cosa si tratta?
I differenziali stipendiali sono stati introdotti, per il comparto Funzioni Centrali, dal CCNL 2019-2021 in sostituzione delle fasce retributive.
I differenziali stipendiali sono stati così stabiliti:
I differenziali stipendiali vengono attribuiti con i contratti integrativi.
In questo periodo, quasi tutte le amministrazioni stanno trattando con le organizzazioni sindacali le modalità di attribuzione degli aumenti di stipendio.
L’area dei funzionari avrà a disposizione sei “differenziali stipendiali” di 2.200 euro ciascuno, cinque per gli assistenti e per gli operatori rispettivamente di 1.200 e 800 euro annui lordi.
I differenziali saranno assegnati in base ad anzianità e merito, dove quest’ultimo peserà per il 40% nella decisione.
Non saranno necessari i concorsi, in quanto le progressioni potranno avvenire dall’interno della propria area, per titolo di studio e valutazione.
I dipendenti che non hanno ricevuto aumenti negli ultimi sei anni si potranno veder riconoscere un punteggio aggiuntivo nelle selezioni a prescindere dall’obbligo di valutazione positiva.
La decorrenza degli aumenti stipendiali che abbiamo riportato nella tabella è stabilita dagli accordi che ogni singola amministrazione farà.
Ci sono accordi che partiranno dal 2023 come ci sono accordi che daranno decorrenza agli incrementi a decorrere dal 2024.
Ogni singola Amministrazione concorderà la percentuale di dipendenti interessati all’incremento.
Il “come saranno finanziati gli incrementi” è un nodo cruciale che sta rallentando le trattative.
Secondo alcuni ministeri – tra cui il Ministero dell’Economia delle Finanze – l’incremento degli stipendi dovrebbe essere finanziato dal Fondo Risorse Decentrate (FRD).
In questo modo, di fronte ad un aumento dello stipendio base, i dipendenti avrebbero una riduzione del compenso accessorio di un importo pari all’incremento dello stipendio.
La diminuzione dell’accessorio graverebbe anche sul personale che non accede al differenziale e questo rappresenta un forte ostacolo al proseguo delle trattative.