Caldo, in 3 Regioni è vietato lavorare dalle 12:30 alle 16:00

Stop ai lavori usuranti nelle giornate di massimo calore. Fino a fine agosto, i lavoratori agricoli e quelli dell’edilizia non dovranno lavorare nella fascia oraria in cui il sole picchia più intensamente. Lo hanno deciso la Regione Lazio e la Regione Puglia con una relativa ordinanza.

La misura si è resa necessaria in vista dell’arrivo di Minosse, il caldo africano che porterà le temperature a sfiorare i 40 gradi.

Puglia, stop al lavoro nei campi dalle 12:30 alle 16:00

Quest’anno la prima regione a emettere un’ordinanza per vietare il lavoro nei campi nelle ore più calde è stata la Calabria. Il divieto riguarda in particolare i lavori all’aperto, che andranno sospesi dalle 12:30 alle 16 fino al prossimo 31 agosto.

Lazio e Puglia hanno fatto lo stesso. Seguendo quanto fatto da Roberto Occhiuto in Calabria, anche Michele Emiliano, Presidente della Puglia, lo scorso 18 giugno ha emesso un’ordinanza simile.

Come si legge nel comunicato stampa della regione, “l’ordinanza, con efficacia immediata, vieta sull’intero territorio regionale il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, ovvero dalle ore 12.30 alle 16.00 fino al 31 agosto 2024, nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e nei soli giorni e orari con un livello di rischio ALTO, rilevabile dalla mappa del rischio disponibile su www.worklimate.it/sceltamappa/sole-attivita-fisica-alta/ (riferita a “lavoratori esposti al sole” e cliccando “attività fisica intensa” con riferimento alla fascia oraria “ore 12.00”.

L’annuncio arriva anche tramite social:

Chi non rispetterà gli obblighi previsti dall’Ordinanza verrà sanzionato.

Lazio vieta le attività nei campi e nei cantieri

Come detto, anche la Regione Lazio ha seguito il buon esempio dato dalla Calabria. L’ordinanza firmata il 19 giugno dal presidente Francesco Rocca vieta i lavori usuranti dalle ore 12:30 alle 16 nelle giornate di massimo calore. L’obbligo andrà rispettato fino al prossimo 31 agosto.

Anche in questo caso, per identificare le giornate di massimo calore ci si affiderà al sito Workilmate 2.0. Saranno quelle il cui rischio di esposizione al sole con attività fisica intensa nella mappa è segnalato come “ALTO”

La misura è rivolta in particolare ai lavoratori impiegati nei campi, nei vivai e nei cantieri. Oltre all’ambito dell’agricoltura, infatti, si estende anche a quello dell’edilizia.