Autonomia differenziata. Dopo il varo della legge sull’autonomia differenziata alla Camera dei deputati lo scorso 19 giugno.
Proviamo a ipotizzare cosa potrebbe succedere agli stipendi dei lavoratori della Scuola.
L’istruzione è una delle materie che potrebbe essere demandata alle regioni che ne fanno richiesta.
Le Regioni, tuttavia, dovrebbero farsi carico di decine di migliaia di stipendi di docenti e personale ATA.
Le risorse per il pagamento potrebbero essere trasferite direttamente dallo Stato alle Regioni.
In queste due province la gestione del personale della Scuola viene gestito, da quasi trent’anni, direttamente dalle stesse.
A questo punto, tuttavia, sorge un problema di costi di gestione degli stipendi. Il pagamento diretto delle Regioni avverrebbe su piattaforme diverse da NoiPA. Il costo mensile di un cedolino NoiPA è molto basso, circa 2 euro a dipendente, in quanto la gestione di tre milioni di stipendi consente di ottenere importanti economie di scala. Le Regioni potrebbero avvalersi, tuttavia, della stessa piattaforma NoiPA attraverso una convenzione ma, a questo punto, ci potrebbero essere problemi con le specificità del personale non appartenente al comparto Scuola.
Le province di Trento e Bolzano pagano direttamente i Docenti e il personale ATA.
Il contratto applicato al personale della Scuola è quello nazionale stabilito dagli accordi negoziali tra OO.SS. e ARAN.
Oltre al contratto base del comparto Scuola, i dipendenti godono di un contratto integrativo provinciale che incrementa la busta paga mensile di circa 200 euro lordi mensili.
Nella Provincia Autonoma di Trento sono riconosciuti buoni pasto elettronici dal valore di 6 euro a docenti e ATA alle seguenti condizioni:
A differenza di altre categorie di utilizzatori, i buoni pasto della Provincia Autonoma di Trento devono essere consumati nel solo giorno in cui viene prestato servizio.
In virtù della complessità della materia, i tempi per il passaggio della gestione degli stipendi dallo Stato alle Regioni potrebbero essere lunghi.
Il cambiamento delle regole in una materia così complessa, la creazione di costose piattaforme stipendiali, potrebbe non rendere appetibile una gestione diretta della materia scolastica da parte delle Regioni.
Noi abbiamo analizzato quello che succede nelle province autonome di Trento e Bolzano dove il personale ha certamente un trattamento economico superiore ma si tratta pur sempre delle due province più ricche d’Italia, che rappresentano l’eccezione più che la regola.