Saranno non una bensì tre le novità nella busta paga del mese di giugno in preparazione per i lavoratori del settore metalmeccanica. Settore trainante dell’economia italiana che tuttavia rappresenta una grande varietà di imprese, dalle grandi alle piccole, dalle industriali alle artigiane.
Cominciamo col dire che con la Busta paga di giugno nessuna novità di rilievo ci sarà per i lavoratori dipendenti del gruppo Stellantis (ex Fiat) e i lavoratori artigiani. Per quest’ultimi è ancora in erogazione l’AFAC che ad aprile scorso ha raggiunto in 96 euro.
Le novità interesseranno tutti gli altri lavoratori, operai, impiegati, quadri, del settore metallurgico. Inclusi i lavoratori in somministrazione, assunti tramite le agenzie per il lavoro.
La notizia di punta è sicuramente l’adeguamento dei minimi retributivi all’IPCA con l’aggiornamento dei minimi tabellari del CCNL Federmeccanica e Assistal. Per il livello C2 la retribuzione base sarà di 1.989,38 euro a partire dal 1° giugno 2024. Il salario in vigore fino al 31 maggio 2024 viene quindi incrementato di 137,52 euro.
Cambieranno i minimi anche per gli altri CCNL: piccole medie imprese industriali, l’industria Orafa, e le cooperative.
Ai lavoratori spetta anche un Elemento di garanzia retributiva, cd. Elemento perequativo che deve essere riconosciuto da quelle aziende che non hanno accordi di secondo livello. Insomma chi non ha un premio aziendale ha diritto a 485 euro annui.
Va riconosciuto anche a quei lavoratori che non hanno superminimi individuali o collettivi.
Sul cedolino paga, tra le competenze, deve comparire anche la voce Flexibile Benefit dal valore di 200 euro. Si tratta di un importo erogato non sottoforma di salario ma di servizi, opzionabili dal lavoratore a scelta in un paniere offerto dall’azienda. I più conosciuti sono certamente i buoni benzina, buoni spesa, abbonamento palestra, versamento extra a Cometa.
Il valore dei flexibile benefit non andrà a confluire sul “netto a pagare” ma su uno strumento a parte messo disposizione dall’azienda. I benefit potranno essere spesi entro il 31 maggio 2025.