In alcune province italiane sta giungendo al termine l’annosa questione del mancato riconoscimento dei Buoni pasto al personale sanitario, in particolare quello infermieristico e agli operatori socio sanitari.
A seguito delle mancate erogazioni, nei mesi scorsi sono stati siglati diversi accordi a livello di ASL provinciali che inizieranno a far vedere i suoi frutti proprio a partire da luglio 2024.
Nella provincia di Fermo ad esempio è stato sottoscritto un accordo che riconosce il diritto retroattivo dei buoni pasto fino a circa 10 anni addietro (dal 2015). In questo modo con il cedolino paga di luglio i lavoratori riceveranno già l’80% dell’intero ammontare.
Accordi analoghi sono stati trovati per gli infermieri turnisti di almeno 6 ore, in sede stragiudiziale o – in altri casi – dinanzi al giudice del lavoro. In altri casi si è dovuto attendere le sentenze di Tribunali, Corti d’Appello e persino Cassazione. E’ successo al personale sanitario impegnato in ASL come Chieti, Teramo, Viterbo. Tutte vertenze che in un modo o nell’altro stanno avendo un epilogo positivo.
Emblematico è stato il caso di Teramo, chiuso positivamente lo scorso 13 giugno con un accordo tra ASL e sindacati al termine di una lunga vertenza giudiziaria animata dal sindacato categoriale Nursind che è giunto fino in Cassazione con una sentenza che ha dato ragione ai lavoratori.