I pagamenti INPS di fine giugno interessano in particolare i beneficiari dell’Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione e Lavoro, i due sussidi con cui il Governo Meloni ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza. Attesi anche nuovi accrediti della disoccupazione agricola e dell’Assegno Unico.
A fine mese arriva la ricarica dell’Assegno di Inclusione. Il sussidio ha sostituito il Reddito di Cittadinanza e INPS ha deciso di mantenere lo stesso calendario di pagamento del RdC. L’AdI spetta però a una platea più ristretta: possono averlo le famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro in cui è presente almeno un soggetto o disabile, o ultra 60enne, o minorenne o in condizione di svantaggio.
Gli accrediti avvengono in due tranche. La ricarica di fine mese interessa in particolare gli habitué della prestazione, quindi coloro che attendono una mensilità diversa dalla prima. Arriverà giovedì 27 giugno: almeno questa è la data comunicata da INPS nel messaggio n. 835 del 26 febbraio. Come di consueto, le lavorazioni dovrebbero partire un paio di giorni prima.
Ricordiamo che è possibile riscuotere fino a 18 mensilità consecutive. Il sussidio può essere rinnovato per altri 12 mesi rispettando un mese di sospensione.
Il Supporto Formazione e Lavoro segue all’incirca lo stesso calendario di accredito dell’Assegno di Inclusione, anche se i pagamenti fanno tuttora fatica a decollare e a rispettare un calendario prefissato. Il SFL spetta alla platea di ex percettori del Reddito di Cittadinanza rimasti esclusi dall’AdI: quindi ai cittadini tra i 18 e i 59 anni.
Attenzione però, perché per averlo occorre avere un ISEE non superiore a 6.000 euro e intraprendere un percorso di politica attiva del lavoro. Occorre scegliere e frequentare una delle 9 attività previste dalla legge.
Anche in questo caso, come per l’AdI, i pagamenti fissati per questa settimana interessano coloro che attendono una mensilità diversa dalla prima. L’accredito arriverà da giovedì 27 giugno. Si tratta di una ricarica pari a 350 euro mensili, che INPS riconosce per 12 mesi senza possibilità di rinnovo.
Le lavorazioni dovrebbero partire due giorni prima. Una parte dei beneficiari, comunque, nei giorni scorsi ha già avuto la disposizione di pagamento e sta solo attendendo la ricarica:
Tra i pagamenti della settimana rientra anche la disoccupazione agricola. Tale indennità spetta ai braccianti che tra il 2022 e il 2023 hanno lavorato nei campi per almeno 102 giornate. L’accredito avviene in un’unica soluzione, dopo aver inviato la domanda all’INPS e dopo che l’Istituto Previdenziale l’ha accolta.
I pagamenti sono in corso da inizio giugno ed è facile pensare che andranno avanti ancora per un mese. Anzi, qualcuno dovrà addirittura attendere agosto prima di vedersi riconosciuta l’indennità di disoccupazione agricola. Per adesso comunque una data da cerchiare sul calendario di questa settimana c’è ed è martedì 25 giugno.
Le date di accredito variano molto da zona a zona, perché sono le strutture territoriali INPS a occuparsi della gestione dei pagamenti della disoccupazione agricola. Qualche sede può impiegare più tempo di altre per elaborare e disporre gli accrediti, pertanto le date non sono le stesse per tutti. La data che fa fede è quella che compare sul proprio Fascicolo Previdenziale.
Infine, entro fine mese INPS concluderà anche la pratica Assegno Unico. Questo spetta a tutti coloro i quali abbiano figli a carico fino a 21 anni (o senza limiti d’età se disabili).
Il grosso dei pagamenti di giugno c’è stato tra il 17 e il 19, giorni in cui hanno ricevuto la somma coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto al solito. A fine mese, invece, ricevono l’accredito due categorie di beneficiari:
Per adesso, una data utile all’accredito è quella di giovedì 27 giugno. Non è escluso che in settimana possano essere disposti dei nuovi accrediti. Se si è in attesa di sapere quando si riceverà l’Assegno Unico di giugno è bene tenere d’occhio il proprio Fascicolo Previdenziale, perché potrebbero spuntare nuove date.