Andranno avanti fino a fine giugno i pagamenti dell’Assegno Unico per i figli a carico. Ne ha dato notizia INPS, già a inizio anno. La conferma sta arrivando in queste ore dai beneficiari stessi.
Dall’estate 2023 INPS ha deciso di programmare con anticipo i pagamenti dell’Assegno Unico. Le date di accredito le ha stabilite insieme alla Banca d’Italia e quelle del 2024 le ha rese note nel messaggio n. 15 del 2 gennaio.
Il grosso dei pagamenti di giugno c’è stato tra il 17 e il 19, ma non tutti i beneficiari dell’Assegno Unico hanno riscosso in queste date. Gli accrediti in queste date, infatti, hanno riguardato soltanto coloro che non hanno subito variazioni di importo. Gli altri riscuotono dal 20 in poi. Nell’ultima decade, inoltre, riscuotono anche coloro che attendono la prima rata della prestazione o degli arretrati.
È il caso di questo percettore, nella cui app INPS compare una disposizione di pagamento per il prossimo 27 giugno relativa all’Assegno Unico di maggio:
La domanda per l’Assegno Unico può essere presentata in ogni momento, ma solo chi la invia entro il 30 giugno prossimo avrà diritto alle mensilità arretrate decorrenti da marzo.
L’importo dell’Assegno Unico non è sempre uguale. Varia da persona a persona a seconda della diversa condizione economica della famiglia, ma anche lo stesso percettore può avere diritto a importi diversi nel corso della fruizione.
Ciò accade perché i fattori che influenzano l’ammontare dell’Assegno Unico sono vari e variabili nel tempo:
Inoltre, sono previste delle maggiorazioni per le madri sotto i 21 anni e per i genitori che lavorano. Se una di queste condizioni varia nel tempo, anche l’importo dell’Assegno Unico varierà. INPS ha messo a disposizione dei cittadini un SIMULATORE, così che possano farsi un’idea di quanto spetta loro per i figli a carico.