Nella busta paga di giugno i lavoratori metalmeccanici riceveranno un importo lordo pari a 485 euro a titolo di Elemento di Garanzia Retributiva. La voce può essere indicata con un acronimo “E.G.R.”. Si tratta di quello che più comunemente viene chiamato Elemento perequativo.
Istituto per la prima nel protocollo Governo-Aziende-Sindacati del 2009, l’Elemento perequativo ha una duplice funzione:
L’Elemento perequativo è presente in tutti i CCNL Industriali ed anche nel CCNL Industria metalmeccanica oramai da tempo: vediamo i dettagli.
L’erogazione dell’EGR è una tantum e spetta solo con la busta paga di giugno. Non deve essere erogato in tutti quei casi in cui le aziende:
Non spetta ai lavoratori che non erano in forza il 1° gennaio 2024, quest’ultimo è requisito essenziale.
I lavoratori a tempo parziale e gli apprendisti lo prendono in misura piena, senza alcun riproporzionamento.
Nel comparto metalmeccanico la sua erogazione è prevista da tutti i CCNL fuorché quello dell’Artigianato Area Meccanica. Questo l’elenco completo:
CCNL Metalmeccanica Industria,
CCNL Metalmeccanici Piccola Industria PMI Confapi,
CCNL Metalmeccanici Piccola Media Industria Confimi,
CCNL Metalmeccanici Cooperative,
CCNL Orafi, Argentieri e Affini Industria.
L’importo lordo è di 485 euro, ma attraverso l’applicazione del prelievo fiscale l’importo scende a 365,11 euro netti se si considera l’applicazione dell’aliquota Irpef del 23%, per redditi annui fino a 28mila euro. L’aliquota passa al 35% per i lavoratori con redditi tra i 28 e i 50mila euro.
L’elemento perequativo è aggiuntivo rispetto agli aumenti dei minimi tabellari che i metalmeccanici troveranno nella stessa busta paga di giugno.