C’è di tutto nel calendario dei pagamenti INPS di luglio: le pensioni, la NASpI, l’Assegno Unico, il trattamento integrativo, la disoccupazione agricola, il Supporto Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione. Torna in scena la Carta Acquisti.
Oggi 1° luglio INPS paga la pensione sia ai correntisti postali che bancari. Questi ultimi possono prelevare i contanti in qualsiasi momento. Anche i titolari di c/c postale possono ritirare i contanti quando vogliono, recandosi a un Postamat. Idem i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.
Se, invece, intendessero prelevare la pensione in contanti presso uno sportello postale, avrebbero da rispettare il calendario di Poste Italiane con la turnazione per cognome.
Come sempre, anche sulla pensione di luglio, oltre all’IRPEF mensile, verranno trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023. La vera novità di questo mese è la quattordicesima. Con la rata di luglio, infatti, l’INPS corrisponderà d’ufficio anche tale somma aggiuntiva. Spetta a circa tre milioni di pensionati: si tratta di beneficiari che hanno compiuto i 64 anni e hanno un reddito che non supera di 2 volte l’importo del trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, cioè un lordo annuo di 15.563,86 euro.
Subito dopo i pagamenti della pensione, INPS avvia le lavorazioni della NASpI, l’indennità di disoccupazione che spetta a chi ha perso il lavoro involontariamente. INPS ha cominciato le operazioni già lo scorso 28 giugno, ma buona parte dei beneficiari avrà la lavorazione a partire dalla giornata di oggi 1 luglio.
I pagamenti effettivi, poi, arriveranno tra circa una settimana. I pagamenti della NASpI di luglio, ma relativa a giugno, dovrebbero quindi cominciare da lunedì 8 luglio. Insomma, è utile contare 7-8 giorni da quando c’è stata la lavorazione.
Ricordiamo che le lavorazioni della NASpI sono compito delle strutture INPS territoriali, e non della sede di Roma. Ciò significa che delle differenze nelle tempistiche di lavorazione (e quindi di accredito) sono comuni e non c’è da preoccuparsi se la presa in carico delle domande e le conseguenti lavorazioni partono in momenti diversi in luoghi diversi.
Nel calendario di luglio ci sono anche i pagamenti della disoccupazione agricola. Gli accrediti dell’indennità che spetta ai lavoratori dei campi, infatti, sono ancora in corso.
A giugno buona parte dei piccoli coltivatori, dei piccoli coloni, degli operai agricoli e dei compartecipanti familiari che tra il 2022 e il 2023 hanno lavorato in agricoltura ha ricevuto la disoccupazione. Coloro che non l’hanno ancora ricevuta la riscuoteranno a luglio. Proprio come la NASpI, infatti, anche la disoccupazione agricola è gestita dalle sedi INPS sparse sul territorio e date di accredito diverse in luoghi diversi sono più che comuni.
Naturalmente, per averla serve rispettare i requisiti di legge e, di conseguenza, è necessario che INPS accolga la domanda. Tra l’emissione e l’effettivo pagamento trascorrono circa 10 giorni.
Sia ai titolari di NASpI che di disoccupazione agricola, così come di DIS-COLL, spetta il trattamento integrativo, pari a 1.200 euro annui. INPS lo riconosce a patto che il reddito annuo non superi gli 8.500 euro.
Ai titolari di disoccupazione NASpI e DIS-COLL INPS paga il Bonus Ex Renzi mensilmente (sono circa 100 euro al mese) dopo aver accreditato l’indennità. Ai titolari di indennità di disoccupazione agricola, invece, il pagamento arriva in un’unica soluzione.
I giorni da cerchiare sul calendario sono quelli di metà mese, una volta esauriti i pagamenti della NASpI. Gli accrediti del Bonus Ex Renzi dovrebbero quindi cominciare da lunedì 15 luglio.
Intorno a metà luglio arriva anche l’Assegno Unico per i figli a carico. Tale misura spetta a tutti i genitori con figli a carico fino a 21 anni (o senza limiti d’età se disabili), indipendentemente dal reddito.
INPS ha già reso noti i giorni del pagamento: lo ha fatto nel messaggio n. 2302 del 20 giugno. A luglio sono:
In questa triade di giornate riscuotono coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto ai mesi precedenti. Nei giorni dal 20 luglio in poi, invece, è il turno di coloro che aspettano la prima rata di Assegno Unico e di coloro che hanno diritto a un importo diverso dal solito.
A luglio arrivano anche gli 80 euro sulla Carta Acquisti. Questa viene caricata solo nei mesi dispari, pertanto quella di luglio è la quarta ricarica dell’anno. Ne hanno diritto i cittadini con un ISEE fino a 8.052,75 euro. L’importo è utilizzabile per fare la spesa, pagare le bollette e comprare farmaci e parafarmaci.
A mettere a disposizione le somme è l’INPS, a occuparsi materialmente della ricarica è Poste Italiane. Non ci sono date prefissate per avere gli 80 euro di competenza luglio e agosto. A luglio 2023 il grosso delle ricarica ci fu tra il 20 e il 21, mentre a maggio scorso gli 80 euro arrivarono tra il 3 e il 4. Ogni giorno, dunque, potrebbe essere quello buono. La ricarica, comunque, sarà annunciata da un SMS.
Anche i percettori dell’Assegno di Inclusione dovranno attendere la seconda metà di luglio per ricevere gli accrediti. Ne hanno diritto le famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro e in cui vivono soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio.
La misura ha in parte sostituito il Reddito di Cittadinanza, e proprio come per il RdC, anche per avere l’AdI sono due i giorni da cerchiare sul calendario, come riportati nel messaggio INPS n. 835 del 26 febbraio:
Come di consueto, in entrambi i casi le lavorazioni partiranno un paio di giorni prima rispetto alla ricarica. INPS, comunque, potrebbe decidere di avviare le ricariche prima di quanto annunciato.
Il Supporto Formazione e Lavoro è l’altro sussidio sostitutivo del RdC insieme all’AdI e anch’esso in pagamento a luglio. Spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni con un ISEE sotto i 6.000 euro che accettino di partecipare a un corso di formazione o a un’attività formativa tra quelle previste dalla legge.
INPS non paga finché il soggetto non dichiara, attraverso la sottoscrizione del patto di attivazione digitale e del patto di servizio personalizzato, che si è attivamente messo alla ricerca di un impiego. L’accredito riconosciuto da INPS è pari a 350 euro mensili per tutta la durata del corso, per non più di un anno.
Anche in questo caso vanno prese a riferimento due scadenze, rese note da INPS nel messaggio n. 3379 del 27 settembre scorso:
Nessun accredito, dunque, dovrebbe verificarsi prima di lunedì 15 luglio. Anche se non sono esclusi anticipi di qualsivoglia natura.