Inviare la domanda per l’Assegno di Inclusione sarà ancora più facile grazie alle modifiche che INPS ha apportato alla piattaforma per la gestione dell’AdI stesso.
L’istanza per avere l’Assegno di Inclusione, il sussidio che da gennaio ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, può essere presentata in ogni momento. L’INPS la accetterà a patto che provenga da un cittadino appartenente a una famiglia:
Vediamo cosa cambia nel processo di invio della domanda di AdI.
Nel comunicato stampa del 10 giugno INPS fa sapere di aver reso più efficiente e pratica da usare la piattaforma per la gestione dell’Assegno di Inclusione. Non cambiano quindi i termini per l’invio della domanda dell’AdI, né i requisiti per accedervi.
Semplicemente, arricchendo la piattaforma di nuove funzionalità, l’accesso e l’utilizzo del servizio dal portale dell’Istituto (www.inps.it) sarà più semplice e, allo stesso tempo, più completo e intuitivo. L’utente potrà:
Inoltre, tramite la stessa procedura, sarà possibile visualizzare informazioni di dettaglio. Tra queste, qual è il componente del nucleo a cui è attribuita la quota del canone di locazione oppure gli eventuali soggetti esclusi dalla scala di equivalenza per il calcolo complessivo dell’importo.
L’Assegno di Inclusione non ha un importo fisso, al contrario del Supporto Formazione e Lavoro, l’altro sussidio che insieme all’AdI ha rimpiazzato il RdC. Il SFL vale 350 euro al mese, a prescindere dalla ricchezza e dalle caratteristiche del soggetto richiedente (che comunque deve rispettare stringenti requisiti).
L’Assegno di Inclusione, invece, non deve scendere al di sotto dei 480 euro annui ma non ha un importo fisso e prestabilito. Tutto dipende, infatti, dalle caratteristiche del nucleo familiare che lo percepisce. L’importo è composto da un‘integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Ogni persona componente il nucleo assume un valore diverso all’interno della scala di equivalenza, pertanto è impossibile stabilire a priori l’ammontare dell’assegno.
Anche perché a tale importo può eventualmente essere aggiunto un contributo per l’affitto dell’immobile dove risiede il nucleo. Tutti fattori che generano un totale dell’Assegno di Inclusione diverso da caso a caso.
L’unico modo per stabilire con anticipo l’importo al quale si ha diritto è utilizzare il CALCOLATORE dell’Assegno di Inclusione realizzato dai tecnici di TuttoLavoro24.it e a disposizione di tutti in maniera gratuita.