Oggi 11 luglio l’INPS continua con le disposizioni di pagamento: dell’Assegno Unico e del trattamento integrativo soprattutto, entrambi attesi per la prossima settimana. Per quanto riguarda la Carta Acquisti, l’Istituto ha già fatto il suo lavoro disponendo i pagamenti: adesso tocca a Poste Italiane caricare le somme.
Da qualche ora INPS ha avviato la disposizione dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio. Sulle date non c’è mistero, visto che l’Istituto le ha rese note nel messaggio n. 2302 del 20 giugno scorso, stabilite assieme alla Banca d’Italia.
Gli accrediti partiranno non prima di mercoledì 17 luglio. Ed è proprio questa la prima data comparsa sui Fascicoli Previdenziali dei percettori. A seguire, verranno pubblicate le date del 18 e del 19. Questa triade di appuntamenti riguarda coloro che non hanno subito variazioni di importo. Chi attende una somma diversa dal solito o la prima mensilità in assoluto dovrà aspettare gli ultimi 10 giorni di giugno per ricevere il pagamento.
Chi ancora non vede la data di accredito pubblicata sul Fascicolo Previdenziale non ha di che preoccuparsi: INPS ha avviato le disposizioni proprio qualche ora fa, pertanto continuerà anche nei prossimi giorni.
La ricarica della Carta Acquisti sta subendo qualche intoppo, ma, va specificato, non per via di INPS. L’Istituto Previdenziale, infatti, ha disposto i pagamenti lo scorso 4 luglio. Ciò significa che le somme necessarie sono state liberate: adesso tocca a Poste Italiane caricarle materialmente sulle carte dei beneficiari.
Comunque va detto che non c’è una data specifica o prefissata per ricevere gli 80 euro sulla Carta Acquisti. Non si tratta quindi di un ritardo: anche a luglio dell’anno scorso, per esempio, le ricariche partirono non prima del 20 e andarono avanti per tutta una settimana.
Ciò significa che gli 80 euro di competenza luglio-agosto potrebbero arrivare da un momento all’altro, anche oggi 11 luglio. Nel caso, sarà un SMS sul cellulare dei titolari della misura ad avvisare dell’avvenuta ricarica. Titolari che, ricordiamo, sono solo cittadini over 65 o con figli sotto i 3 anni e con un ISEE sotto gli 8.052,75 euro.
INPS non è impegnato solamente con le disposizioni di pagamento dell’Assegno Unico. Anche quelle del Bonus Ex Renzi tengono occupato l’Istituto Previdenziale. Ieri è apparsa è la prima data di accredito del trattamento integrativo di luglio, ma non tutti riescono già a visualizzarla. Altre disposizioni, quindi, ci saranno nelle prossime ore. Monitorare il proprio Fascicolo Previdenziale è l’unico modo per sapere per tempo (ossia prima che arrivino) quando INPS pagherà i 100 euro di bonus.
100 euro che, attenzione, non spettano a tutti indifferentemente. Ne hanno diritto, infatti, solo i titolari di reddito da lavoro assimilato, quindi titolari di indennità di disoccupazione, che hanno un reddito annuo tra gli 8.500 e i 15.000 euro. A questi lo paga INPS mensilmente. Solo i beneficiari di disoccupazione agricola lo ricevono a conguaglio in un’unica soluzione.
Anche i lavoratori dipendenti nella stessa fascia reddituale ne hanno diritto, ma loro lo trovano direttamente in busta paga, riconosciuto dal proprio datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta.