Gli aumenti dei minimi retributivi con la busta paga di giugno sono stati in molti casi assorbiti dalle aziende. E i sindacati territoriali parlano di “trucco”, un atteggiamento truffaldino praticato nell’ambito un sistema che dovrebbe tutelare i lavoratori dall’inflazione e invece consente di abbattere gli adeguamenti salariali.
Ma è davvero così? Cosa prevede il CCNL quando arrivano gli aumenti?
La denuncia dei sindacati territoriali si è fatta già sentire nelle scorse settimane per il caso dell’azienda Nuovo Pignone di Firenze che aveva deciso di assorbire i 137,52 euro di aumento per il livello C3 (ex 5° livello). Il problema è vecchio, si verificò anche nel corso del 2023.
Ora il tema ritorna, stavolta un po’ più a nord, in provincia di Belluno, dove molte aziende metalmeccaniche hanno deciso di assorbire tutto o in parte l’aumento contrattuale. Scrive Fim Cisl di Belluno Treviso che si tratta di “Epta di Limana, Olis di Belluno, Polaris, Firex e Derigo Refigeration di Sedico”. Scelte “incomprensibili”, si legge in un comunicato, soprattutto se si pensa che si parla di “aziende che hanno presentato bilanci floridi e positivi”.
“L’assorbimento di superminimi legati al merito viene percepito come profondamente svilente della professionalità dei lavoratori, che di fatto perdono una quota di riconoscimento economico direttamente legata all’impegno e alla qualità del proprio lavoro. In questo modo si disincentiva l’impegno dei lavoratori minandone gravemente la coesione all’interno dell’azienda”, sottolinea il segretario Matteo Caregnato.
In quel territorio non è andata così per tutti. La maggior parte degli stabilimenti ha riconosciuto gli aumenti senza assorbire, anzi in alcuni casi, come alla Mitsubishi di Alpago, si è andati anche oltre, riconoscendo uno 0,5% in più. Ma questo non basta per fermare l’ira dei sindacati che parlano di assorbimenti come “trucco” per scalare gli aumenti.
Mentre si parla di “trucco” ai danni dei lavoratori, la verità – bisogna dirlo – è un’altra. E’ logico che le aziende per andare incontro alle esigenze dei lavoratori abbiano pensato di anticipare i futuri aumenti contrattuali attraverso superminimi.
E non c’è alcun atteggiamento truffaldino, se poi l’aumento di giugno (dato dalla clausola di garanzia del CCNL), che interessa tutti i lavoratori dell’Industria, viene assorbito sulla base di quanto prevede il contratto nazionale.
Il quale stabilisce chiaramente che ogni aumento ad personam può essere assorbito se non contiene la clausola di non assobibilità. I lavoratori che hanno quindi chiesto e ottenuto l’inserimento di questa “postilla” nell’accordo individuale sull’aumento con superminimo, sono tutelati. E’ solo in questi casi che l’azienda non può assorbire gli incrementi stabiliti dalla contrattazione collettiva.
Ecco cosa prevede in proposito il CCNL Federmeccanica-Assistal: