Tutti i mezzi di trasporto si potranno fermare nella giornata di protesta proclamata per giovedì 18 luglio 2024.
Lo stop è stato proclamato unitariamente dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, che chiedono il rapido rinnovo del contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri e Internavigator (Mobilità, TPL), scaduto il 31 dicembre 2023. Trattandosi della questione che più interessa i lavoratori del settore, poiché in ballo c’è l’aumento salariale per i lavoratori, è possibile che lo sciopero registri una forte adesione.
I mezzi di trasporto coinvolti sono:
La sua durata sarà di 4 ore con una distribuzione diversa a seconda dei territori. E riguarderà tutte le città italiane il cui servizio bus è eseguito da aziende che applicano il CCNL Autoferrotranvieri. Certamente il più diffuso.
A Milano lo stop ci sarà dalle 8:45 alle 12:45. A Bergamo invece creerà disagio a chi esce da lavoro o dovrà spostarsi nella fascia dalle 15:30 e alle 19:30.
A Roma l’astensione collettiva sarà concentrata nel turno del mattino dalle 8:30 alle 12:30. Mentre a Napoli c’è il rischio di rimanere a piedi dalle 11:30 alle 15:30.
Per conoscere gli orari e le varie articolazioni territoriali delle protesta è possibile consultare il calendario della Commissione di Garanzia sullo Sciopero:
In alcuni territori lo sciopero degli autoferrotranvieri si aggiunge a quello dei ferrovieri. Come nel caso dell’Emilia Romagna dove Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa Ferrovie dell’Emilia-Romagna hanno proclamato un secondo sciopero di 24 ore, dalle 21.59 del 17 alle 21.59 del 18 luglio, per lavoratrici e lavoratori del settore Manutenzione di Rete ferroviaria italiana del Gruppo Fsi in Emilia-Romagna.
Nel settore ferroviario si segnala anche lo sciopero del personale del trasporto merci su rotaia, dell’azienda CFI, dalle 00:01 alle 7:59 del 18 luglio. Questo stop però non interesserà il servizio viaggiatori.