Si aggiungono anche Toscana e Molise alle Regioni che hanno vietato di lavorare all’aperto nelle ore più calde. Dopo Puglia, Calabria e Lazio, anche le regioni guidate da Eugenio Giani e Francesco Roberti con ordinanza bloccano il lavoro sotto il sole nelle ore in cui questo è più cocente.
In accordo con la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, il Governatore della Toscana Giani ha emesso il divieto di lavorare nei campi e sotto il sole dalle ore 12:30 alle ore 16 nei giorni più a rischio. Stesso orario di divieto viene previsto in Molise dall’ordinanza n. 1 del 16 luglio 2024.
A motivare la decisione valida a partire dall’11 luglio e fino al 31 agosto, – si legge nel comunicato della Regione Toscana – i rischi legati allo stress termico per il personale di questi settori e la necessità di prevenire conseguenze che possono essere anche gravi per la salute.
La notizia arriva anche tramite l’account social:
L’ordinanza della Toscana vieta il lavoro all’aperto dalle ore 12:30 alle 16 esclusivamente nei settori agricolo e florovivaistico, come già fatto da Calabria e Puglia. Niente da fare, almeno per adesso, per i lavoratori dei cantieri, tutelati invece dalla Regione Lazio.
Come si legge nell’ordinanza, per identificare le giornate di massimo calore in cui sarà vietato il lavoro all’aperto dalle 12:30 alle 16 ci si affiderà al sito Workilmate 2.0. Saranno quelle il cui rischio di esposizione al sole con attività fisica intensa nella mappa è segnalato come “ALTO”.
Un sollecito a seguire la stessa via di Lazio, Calabria, Puglia, Toscana, Molise arriva dai sindacati delle Marche.
OO.SS. CGIL, CISL e UIL Marche invitano la Regione a emettere urgentemente un’ordinanza di sospensione del lavoro nelle ore più calde per quelle attività lavorative che si svolgono all’aperto, in primis edilizia e agricoltura.
“Lo stress termico, nelle giornate in cui le altissime temperature sono collegate ad un forte tasso di umidità, rendono indispensabile sospendere l’attività lavorativa nelle ore più calde, in quanto, come indicato anche nelle linee guida del ministero della salute, si possono determinare gravi danni alla salute ma anche una riduzione del livello d’attenzione del lavoratore e, di conseguenza, un aumento delle probabilità degli infortuni. – si legge nel comunicato – Si richiede, pertanto, così come hanno già legiferato altre Regioni, che anche la Regione Marche predisponga il divieto di lavoro nei settori agricolo, edile ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12,30 alle 16,00 nei giorni in cui la mappa del rischio […] segnala un livello di rischio “ALTO”.