Le Confederazioni Sindacali del pubblico impiego si sono mobilitate lanciando una petizione on line per l’immediato pagamento del TFS/TFR
Le organizzazioni sindacali che hanno aderito all’iniziativa sono: CGIL, UIL, CGS, CSE, COSMED, CIDA e CODIRP che hanno lanciato la petizione diretta al Governo e al Parlamento affinché il Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dei dipendenti pubblici sia immediatamente corrisposto.
La CISL non ha aderito all’iniziativa.
Le organizzazioni sindacali aderenti lamentano che, per oltre un decennio, “i dipendenti pubblici hanno subito un ingiusto sequestro delle loro liquidazioni, erogate con modalità differite e rateali, causando ritardi che possono arrivare fino a sette anni.
Il ritardo settennale riguarda i pensionati usciti con quota 100 con una discriminazione rispetto ai dipendenti privati.
Il ritardo dei pagamenti, con un’inflazione che ha già eroso in tre anni il 20% del valore del TFR, rappresenta – a detta delle OO. S. anche una grave ingiustizia sociale
La Corte Costituzionale – nella sentenza n.130/23 – ha dichiarato che il ritardo del pagamento del TFS è in contrasto con il principio della giusta retribuzione sancito dall’art. 36 della Costituzione.
Anche il personale precario della Scuola trarrebbe beneficio dall’immediato pagamento del TFR.
Infatti i precari ricevono il TFR a distanza di un anno dalla fine del contratto a volte con diversi ulteriori mesi di ritardo come abbiamo segnalato in questo articolo.
La petizione è raggiungibile a questo link: