Ci sono vari bonus e agevolazioni che chi ha un ISEE entro i 15 mila euro può richiedere. Chi si trova nella fascia sotto i 15 mila euro, infatti, vive spesso in una condizione economica precaria e avere accesso a prestazioni integrative statali può essere di grande aiuto.
Vediamo cosa può richiedere chi ha un ISEE sotto tale soglia.
Chi ha un ISEE fino a 15 mila euro può rientrare tra i beneficiari della Carta Spesa Dedicata a te. Per accedere a questa misura non serve fare domanda, ma bisogna rispettare specifici requisiti. Oltre a un ISEE entro i 15 mila euro serve far parte di una famiglia di almeno 3 persone e non percepire nessun altro aiuto economico statale.
Chi rispetta tutte le condizioni può sperare di essere selezionato dall’INPS tra i destinatari della misura, introdotta per la prima volta l’anno scorso dal Governo Meloni.
Caricata con 500 euro, la Carta Dedicata a te permette l’acquisto di generi alimentari, carburanti e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico. L’assegnazione avverrà a settembre, ma entro il 23 luglio INPS pubblicherà l’elenco dei beneficiari che poi dovrà essere ratificato dai Comuni. Chi non l’ha ancora fatto, dunque, ha ancora qualche giorno di tempo per aggiornare o presentare l’ISEE.
Con un ISEE fino a 15 mila euro si può fare domanda di Bonus Nido, la prestazione che spetta alle famiglie con figli:
L’ISEE non limita l’accesso al Bonus Nido, visto che INPS lo riconosce anche a chi lo ha sopra i 40 mila euro. Tuttavia, ne influenza l’importo. Infatti, solo con un ISEE fino a 25 mila euro (quindi anche con un ISEE entro i 15 mila euro) si può accedere all’importo massimo annuale: ossia 3 mila euro. Man mano che il valore dell’ISEE sale, il valore del Bonus Nido scende.
La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2024.
È fissata a 15 mila euro anche la soglia per accedere al Bonus Ex Renzi, un’integrazione al reddito (e per questo nota anche come trattamento integrativo) pari a 1.200 euro, circa 100 euro al mese. Attenzione però, perché in questo caso a non dover superare i 15 mila euro annui non è l’ISEE, bensì il reddito.
Trattandosi di reddito, non vale la regola “più basso è e più alto sarà l’importo del Bonus”. Con un reddito annuo che non supera gli 8.500 euro, infatti, non si ha diritto al trattamento integrativo: al di sotto di questa soglia reddituale non si pagano le tasse sul reddito (si rientra nella cd no tax area) e pertanto il Bonus Ex Renzi non spetta.
Il trattamento integrativo spetta quindi a chi ha un reddito da lavoro dipendente o assimilato tra gli 8.500 e i 15.000 euro annui. I dipendenti lo ricevono in busta paga, erogato dal datore di lavoro in qualità di sostituto di imposta. I titolari di indennità di disoccupazione, invece, lo ricevono dall’INPS, senza bisogno di presentare l’istanza.
Per l’Assegno Unico per i figli a carico, invece, torna in ballo l’ISEE. Anzi, il valore della situazione economica assume un ruolo fondamentale perché stabilisce l’importo della misura. Solo chi ha un ISEE fino a 17.090,61 euro, infatti, ha diritto all’importo massimo mensile, pari a 199,40 euro per i figli minorenni e 96,90 euro per i figli maggiorenni. Tali importi spettano dunque anche a chi ha un ISEE entro i 15 mila euro.
Comunque un ISEE alto non esclude dalla misura. L’unica condizione per avere l’Assegno Unico, infatti, è avere almeno un figlio a carico fino a 21 anni. Oltre che presentare domanda all’INPS, ovviamente.
Semplicemente, chi ha un ISEE più alto godrà di un importo ridimensionato. L’importo mensile dell’assegno infatti scende all’aumentare dell’ISEE: il minimo mensile, pari a 57 euro in caso di figlio a carico minorenne e 28,50 euro se il figlio a carico ha tra 18 e 21 anni (non compiuti), spetta a tutti coloro i quali abbiano un ISEE superiore a 45.574,96 euro. Tutti gli importi per ogni fascia ISEE sono riportati in questa TABELLA.